Mons. Girelli ai vietnamiti: Libertà religiosa, diritto che ogni nazione deve rispettare
Ho Chi Minh City (AsiaNews) - I cattolici vietnamiti "sono una minoranza" della popolazione, ma possono contribuire in maniera decisiva allo sviluppo della nazione promuovendo "una vera libertà religiosa e di coscienza". "Diritti umani di base", che ogni nazione al mondo "ha il dovere di rispettare". È questo l'appello rivolto ai fedeli da mons. Leopoldo Girelli, rappresentante non residente della Santa Sede, nel corso di una tre giorni di visita dal 10 al 12 agosto. Il diplomatico vaticano ha visitato la diocesi di Vinh Long (per la seconda volta, dopo il primo viaggio nell'ottobre 2011), di Long Xueyn e altre aree del delta del Mekong, incontrando decine di migliaia di cattolici in festa per l'incontro "con l'inviato di Papa Francesco".
A Vinh Long, circa 180 km da Ho Chi Minh City, nel sud del Vietnam, mons. Girelli ha visitato la parrocchia di My Thanh. Seconda tappa del viaggio la parrocchia di Bo Ot, nella vicina diocesi di Long Xuyen, dove ha concelebrato una messa assieme al vescovo locale mons. Joseph Tần Xuân Tiếu e altri 30 sacerdoti, alla presenza di oltre 5mila fedeli della zona e di altre parrocchie vicine.
Grande l'entusiasmo della comunità cattolica, "felice" per la visita del rappresentante pontificio che è segno "dell'amore di Gesù in mezzo a noi". Nelle sue omelie, mons. Girelli ha invitato i fedeli a pregare e a svolgere attività di caritativa sull'esempio tracciato da Abramo "che ha obbedito alla chiamata di Dio".
Il viaggio del rappresentante non residente della Santa Sede ha poi toccato la comunità di Cù Lao Giêng, nella cittadina di Gieng Isle, provincia di An Giang, culla della comunità cattolica locale, terra di missionari e di martiri, fra cui san Peter Đoàn Công Quí e di Sant'Emmanuel Lê Văn Phụng. Proprio da queste terre è iniziata l'opera di evangelizzazione del Vietnam, nazione in cui i cattolici rappresentano il 10% della popolazione e sono spesso vittime di persecuzioni, abusi o violazioni alla libertà religiosa da parte delle autorità comuniste (locali o del governo centrale).
Proprio per questo mons. Girelli ha voluto ricordare l'impegno alla "promozione di una vera libertà di religione e di coscienza", perché sono "diritti basilari di ogni essere umano, che ogni nazione al mondo ha il dovere di osservare". Il prelato ha infine manifestato ammirazione e orgoglio per lo sviluppo della Chiesa vietnamita e della comunità cattolica, che ha saputo "vivere con coraggio la fede seguendo l'esempio di Abramo che ha sempre creduto nell'amore di Dio".