Mons. Capalla: Cultura della vita e passione missionaria, l'eredità del papa per le Filippine
Roma (AsiaNews) Il "primato dello spirito sul materialismo" e "l'obbligo di condividere Cristo con gli altri paesi asiatici". Sono queste le eredità più importanti che il papa lascia alla chiesa filippina: lo afferma ad AsiaNews mons. Fernando Capalla, presidente della Conferenza episcopale filippina, in questi giorni a Roma per l'estremo saluto al pontefice scomparso.
"Oggi nelle Filippine c'è un forte movimento in favore della cultura della vita contro proposte di morte che vengono da certi politici" dice mons. Capalla, riferendosi al progetto di legge denominata "legge dei 2 figli" che vuole imporre un vasto programma di controllo delle nascite. "Questo è un esempio di come la nostra cultura sia sempre di più intaccata dal materialismo occidentale. Ma il papa ci ha invitato a una visione personalista dell'uomo e della società, che promuove la vita e la dignità della persona umana. E questo è stato capito anche dai musulmani, che appoggiano e sostengono la nostra battaglia per la vita".
Nel 1995 il papa a Manila invitò la società filippina a mantenere vivo "il primato dello spirito sulla materia": "Oggi continua mons. Capalla, che è arcivescovo di Davao siamo minacciati dal materialismo".
Giovanni Paolo II aveva anche chiesto alla chiesa filippina di diventare più missionaria in Asia: "Ricordo che nelle due visite nelle Filippine del 1981 e 1995" prosegue Capalla "il papa ci disse che la chiesa filippina deve essere missionaria verso i paesi asiatici" dove i cristiani sono in minoranza. "Ci sentimmo rinfrancati nella nostra missione che ora vogliamo compiere in maniera più intensa, come debito verso la fede ricevuta". Proprio far conoscere la battaglia della chiesa filippina in favore della vita "è un modo di essere missionari e diffondere il messaggio cristiano a chi ancora non lo conosce". (LF)
