Monaco tibetano torturato e ucciso nelle prigioni cinesi
Dharamsala (AsiaNews) – Un monaco tibetano del monastero di Drepung è morto per le torture subite durante la detenzione. Il religioso buddista era stato arrestato durante i moti di Lhasa nel marzo 2008, che hanno causato la morte di centinaia di tibetani e l’arresto di migliaia.
Il Tibetan Centre for Human Rights and Democracy (Tchrd) ha annunciate oggi di aver ricevuto notizie da fonti sicure che il monaco Phuntsok Lhundup (nome da laico: Kalden - v. foto), 32 anni, del villaggio n.8 a Tos-doe, nella contea di Phenpo Lhundup, vicino a Lhasa è morto mentre era in prigione, a causa di torture. Il decesso dovrebbe essere avvenuto verso la metà di agosto. La sua famiglia ha ricevuto il corpo senza vita del loro parente alla fine di agosto.
Il 10 marzo 2008 Phuntsok, insieme ad altri 300 monaci del monastero di Drepung hanno partecipato a una marcia pacifica, per protestare contro la politica cinese sul Tibet. Lui e altre decine di monaci sono stati arrestati dalle forze di sicurezza.
Dal suo arresto fino a pochi giorni fa non si è più saputo nulla di lui. Nessuno, nemmeno i suoi familiari o i fratelli del monastero hanno mai ricevuto alcuna informazione sulla sua detenzione.
Secondo le fonti di Tchrd, Phuntsok è morto in carcere a metà agosto, soffrendo di torture, maltrattamenti e isolamento. Le stesse fonti ricordano che un fratello di Phuntsok Samdup, anch’egli del monastero di Drepung, è stato pure arrestato il 10 marzo 2008. Anche di lui non si sa nulla.
(Ha collaborato Nirmala Carvalho)