01/08/2006, 00.00
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Molucche: cristiani e musulmani ricostruiscono una chiesa dedicata a Giovanni Paolo II

La cappella sorgerà sulle rovine della chiesa distrutta durante il conflitto interreligioso ad Ambon nel 2001. Alla posa della prima pietra presenti musulmani e cristiani, che all'epoca si erano dichiarati guerra.

Ambon (AsiaNews/Jp) – La ricostruzione di una chiesa cattolica è l'occasione anche per ricostruire ponti tra le comunità religiose nelle Molucche. Migliaia di cristiani e musulmani da diversi villaggi si sono radunati a Waai per la posa della prima pietra di una chiesa cattolica che sorgerà sulle rovine della precedente, distrutta nel conflitto interreligioso del 2001 ad Ambon. La nuova cappella sarà dedicata a Giovanni Paolo II.

Lo scorso 30 luglio gli abitanti di Waai si sono riuniti con gli ex nemici dei villaggi di Tulehu e Liang per festeggiare l'avvio dei lavori di ricostruzione di una parrocchia cattolica sullo stesso terreno dove sorgeva quella distrutta negli scontri del 2001. All'epoca Waai, villaggio a maggioranza cristiana, era stato raso al suolo; più di 9mila persone scapparono in cerca di rifugio nei vicini villaggi di Suli e Passo. Tulehu e Liang sono insediamenti a maggioranza musulmana, che nelle violenze interreligiose di quel periodo avevano dichiarato guerra a Waai.

L'arcivescovo S. Wesoly e il vescovo Stefan Wylesek, della Fondazione vaticana Giovanni Paolo II, hanno posato la prima pietra. Presenti alla cerimonia anche mons. P.C. Mandagi, vescovo di Amboina, il reverendo Jhon Puhulessin, della Chiesa protestante di Molucche (Gpm) e i capi villaggio locali.

Testimoni oculari dell'evento parlano di un "clima di riconciliazione". Tredici giovani di Tulehu hanno ballato una danza tradizionale per dare il benvenuto agli ospiti. La banda musicale della Gpm di Waai ha intonato canti religiosi accompagnata dai balli delle ragazze. All'evento hanno partecipato anche i membri del Comitato per la ricostruzione della chiesa, di cui diversi sono musulmani.

Mons. Mandagi ha annunciato che l'edificio sarà chiamato "cappella Giovanni Paolo II". Il presule ha espresso la sua gioia nel constatare l'atmosfera "totalmente" differente da quella del non lontano conflitto, in cui le vittime furono "non solo i cattolici, ma anche i musulmani e i protestanti". "Sono felice – ha detto – della calorosa accoglienza dei musulmani di Tuleh e dei protestanti di Waai. Ora è tempo di pace e amore, non più di guerra".

Stesse considerazioni quelle dell'arcivescovo Wesoly, che ha lodato lo spirito di solidarietà interreligiosa mostrato nell'impegno di ricostruire la cappella. Il capo villaggio di Tulehu, infine, ha sottolineato che le ostilità tra il suo villaggio e Waai sono parte del passato.

Il conflitto tra cristiani e musulmani nelle Molucche (1999 – 2001) ha causato 5 mila morti e mezzo milione di profughi.

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