Molucche, deposito di armi in un'accademia islamica
Il presidente dell'accademia era uno degli agitatori che hanno fomentato per anni il conflitto tra cristiani e musulmani nella zona.
Ambon (AsiaNews) Gli arresti seguiti all'attentato al villaggio di Loki nelle Molucche, Indonesia, continuano a portare importanti informazioni sulle mosse di terroristi e agitatori nella zona. Dopo l'interrogatorio a Idi Amin Tabirani Pattimura, alias Ongen Pattimura, la polizia ha scoperto numerose armi nascoste nell'Accademia islamica di religione STAIN a Kebun Cengkeh, periferia di Ambon. Lo riferisce il Centro di Crisi della diocesi di Amboina. Tra le armi rinvenute, diverse migliaia di pallottole, centinaia di bombe e numerosi fucili.
Ongen non ha partecipato materialmente all'attentato del 16 maggio a Loki, ma è ritenuto uno delle menti. L'attacco ha avuto come obiettivo un posto di blocco della polizia: sono morti 5 poliziotti, un civile e uno degli aggressori. Il commando era composto da 8 persone che hanno sparato contro le forze dell'ordine da un motoscafo. Alla STAIN la polizia ha catturato anche uno degli assalitori, Sainuddin Nasir. Tra gli arrestati diversi erano stati addestrati nelle Filippine dai separatisti islamici del Moro, prima di essere mandati nelle Molucche per compiere attentati.
Mohammad Attimini, presidente dell'Accademia, invece, non era in città. Attimini è uno degli agitatori che tra il 1999 e il 2001 hanno fomentato il sanguinoso conflitto tra cristiani e musulmani nelle Molucche. L'ultimo trattato di Malino nel 2002 aveva messo fine alle violenze interreligiose costate la vita a 5 mila persone; dopo i recenti attacchi nella zona la polizia sospetta che ci sia un preciso piano terrorista per destabilizzare di nuovo l'area e riaccendere le tensioni.