17/10/2008, 00.00
ARABIA SAUDITA
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Ministro saudita: gli imam non riescono a tenere i giovani lontano dall’estremismo

Il principe Naif chiede alle università di studiare il modo di tenere lontano idee che distorcono la religione e diffamano la nazione. Studiare i diritti umani non significa che il Paese manca di valori.
Riyadh (AsiaNews) – Con l’eccezione di quelli della Mecca e di Medina, gli imam sauditi non riescono a tenere i giovani lontano dall’estremismo. La denuncia viene dal ministro degli interni del regno, principe Naif. Nel corso di un incontro con docenti universitari, il ministro ha sostenuto che “le oltre 15mila moschee del Paese costituiscono i luoghi migliori per indirizzare i giovani, ma gli imam hanno fallito miseramente nello svolgimento dei loro compiti”.
 
Il ministro, che ha parlato in apertura di un seminario sui Diritti umani nella educazione superiore e la sicurezza intellettuale all’università Al-Qura, alla Mecca, ha specificato che “parlando francamente, vorrei dire che gli imam delle moschee, con l’eccezione delle due sacre moschee, non hanno giocato il ruolo desiderato”. L’Arabia Saudita è infatti ufficialmente impegnata nella lotta contro l’estremismo ed ha lanciato programmi di vario genere, anche per il recupero di persone coinvolte nel terrorismo.
 
Entrando più specificamente nel tema dell’incontro, il principe Naif ha sostenuto che “l’introduzione di argomenti riguardanti i diritti umani nell’educazione o in qualunque altro settore della vita non significa che la nostra società ignora o è carente di valori umani come è stata dipinta in alcuni ambienti”.
 Le università, a suo avviso, hanno un ruolo significativo da giocare per tenere i giovani sauditi lontano dal pericolo di ideologie distruttive. “In quanto centri di ricerca, le università hanno il compito di studiare i modi di tenere lontano idee che distorcono la religione e diffamano la nazione”. Anche per quanto più specificamente riguarda le questioni di sicurezza, “le università dovrebbero essere capaci di contribuire al bene del Paese e ciò in linea con l’insegnamento dell’islam che incita i credenti a beneficiare dei frutti del sapere”.
 
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