Mindanao, talk-show radiofonico per favorire il dialogo interreligioso
Manila (AsiaNews) – Il Movimento interreligioso per la pace e la solidarietà (IRSMP) ha lanciato un programma radiofonico che intende promuovere il dialogo fra le diverse fedi e la coesistenza pacifica fra cristiani e musulmani a Mindanao.
La provincia del sud delle Filippine da quasi 40 anni è teatro di una guerra fra le truppe dell’esercito e i ribelli del Fronte islamico Moro (Milf): essa ha seminato morte e distruzione, nonostante gli sforzi messi in campo dai leader cattolici e dagli imam moderati musulmani per ristabilire la pace, la sicurezza dei cittadini e accrescere lo sviluppo economico della regione.
Il programma radiofonico, trasmesso in diretta ogni sabato sera dalle 6 alle 7, si chiamerà “In Solidarity”, è curato dall’emittente Radio Mindanao Network e durerà un anno. La conduzione è affidata a Marcelina Carpizo, direttore del Dipartimento per la pace e lo sviluppo dell’Università del Mindanao occidentale (WMSU) e da Alain Paragas, docente di psicologia dell’ateneo, che verranno affiancati ogni settimana da alcuni ospiti con i quali si parlerà di dialogo interreligioso, dottrina e teologia, incontro fra culture diverse, sviluppo economico, dei desideri e delle aspirazioni degli abitanti della provincia.
Durante la messa in onda verranno trasmessi reportage e servizi curati dagli studenti universitari iscritti al corso di laurea in Scienze della comunicazione di massa. Il progetto prevede inoltre la realizzazione, a cadenza mensile, di un documentario della durata di 30 minuti – intitolato Solidarity Connections – che partirà la prima settimana di agosto sulla radio governativa RPN 5 radio channel.
È di questi giorni, invece, la notizia di un sensibile “passo in avanti” nei colloqui fra il Governo e il Milf sull’annosa questione del controllo dei territori nel Mindanao. Il 24 luglio è in programma un incontro volto a stabilire una data per la firma dell’accordo di pace: il Milf è disposto a rinunciare alla parola “libertà” sulle zone controllate; il governo propone la creazione di uno stato “federale” – la Regione autonoma musulmana del Mindanao (ARMM), che verrà ampliata con l’annessione di altri 712 villaggi a maggioranza islamica – oltre alla concessione dello sfruttamento delle risorse del territorio.