Minatori del carbone, condannati alla morte
I prezzi troppo alti delle cure rendono fatali le loro malattie polmonari
Pechino (AsiaNews/SCMP) La Cina, primo consumatore al mondo di carbone, annovera un altro primato: l'enorme numero di minatori di carbone con problemi alle vie respiratorie. La prolungata esposizione alle polveri nocive ha causato infatti una crescita esponenziale delle malattie. L'alto costo delle cure condanna alla morte decine di migliaia di malati.
Le statistiche ufficiali parlano di 580mila casi di pneumoconiosi (malattia polmonare dovuta all'inalazione prolungata di polveri lesive) alla fine del 2002; tuttavia le cifre rappresentano solamente un dato indicativo, poiché sono state compilate nel 1986, aggiungendo circa 15mila nuovi casi all'anno. Ma molti medici cinesi dicono che la maggioranza dei casi non è stata registrata.
Per far fronte all'emergenza il governo di Pechino ha avviato un'indagine nelle province di Liaoning e dello Shanxi, per capire le reali dimensioni del problema; al riguardo è stata proposta anche una campagna di raccolta fondi per sostenere le cure mediche per gli ammalati. Grazie all'iniziativa, un ospedale specializzato nella cura di malattie respiratorie della provincia di Hebei si propone di curare dai 600 ai 1000 pazienti all'anno. Ed è lo stesso direttore dell'ospedale, Li Yuhan, a farsi promotore dell'iniziativa, augurandosi che anche altri centri seguano il suo esempio.
Il problema principale resta il costo delle cure mediche. Il solo modo per guarire è la pulizia dei polmoni con soluzioni saline, mentre le medicine sono soltanto un palliativo che non elimina alla radice il problema. Il trattamento per la pulizia dei polmoni è di 8 mila 10 mila yuan per minatore (1000 1250 dollari USA), pari a quasi un anno di stipendi. Tali spese non possono essere sostenute dagli stessi lavoratori né dalle piccole industrie presso le quali lavorano. Diversa invece la situazione nelle grandi compagnie, che tutelano i minatori con formule assicurative che garantiscono le cure. Per gli ammalati di pneumoconiosi non ci sono alternative: i più fortunati (e ricchi) riescono ad affrontare le spese mediche e sopravvivere; i più poveri sono destinati ad una morte sicura. (DS)
17/02/2005