Minacce islamiche in chiesa: bruciata una bibbia e appello alla conversione
Faisalabad (AsiaNews) – Violata la chiesa di S. Paolo nel villaggio ‘Chak 77-RB’, ‘Lohekay’, circa 30 chilometri da Faisalabad: il 17 dicembre ignoti hanno bruciato una Bibbia e altri testi sacri , lasciando una lettera che minaccia i cristiani di “bruciare nel fuoco dell’inferno” se non si convertono all’Islam.
Pervez Masih racconta ad AsiaNews che quel giorno lui ed altri stavano imbiancando e decorando la piccola chiesa per il Natale. Si sono fermati a mezzogiorno per il pranzo e hanno lasciato la chiesa aperta. Al ritorno, hanno trovato la Bibbia e altri testi sacri ridotti in cenere e la lettera scritta a mano che intima a convertirsi all’Islam se vogliono “vivere in pace” ed evitare l’inferno. In Pakistan è molto forte la polemica sulla legge per la blasfemia, che condanna anche a morte chiunque offende il Libro sacro dell'Islam, il Corano. Ma non si fa nulla contro i gesti blasfemi verso i Libri delle altre religioni.
P. Yagoob Yousaf ha raggiunto il villaggio la sera stessa, informato del sacrilegio. Ha celebrato messa presso la chiesa (nella foto) e nell’omelia ha condannato il sacrilegio e le minacce e ha raccomandato ai fedeli di restare calmi e pacifici e di non avere paura, perché la polizia ha assicurato la massima attenzione. Ha sottolineato che Cristo predica amore e pace e il governo provvederà a garantire la sicurezza per i cristiani per il Santo Natale. Negli anni scorsi, a Natale, vi sono stati attentati contro le chiese cattoliche e protestanti. Spesso le celebrazioni natalizie sono avvenute sotto la vigilanza della polizia.
Osserva che “questo è un tempo santo per i cristiani e ci prepariamo per il Natale. Ma simili incidenti creano paura e vogliono turbarci nel tempo dell’Avvento”.
Il villaggio è a maggioranza islamico e ci sono tra le 50 e le 70 famiglie cristiane. La chiesa è utilizzata da cattolici e da protestanti, senza contrasti. Saputo del sacrilegio, molti islamici sono venuti nella chiesa insieme ai cristiani. Ora la polizia indaga contro “ignoti” per il reato di blasfemia.
16/02/2023 13:20