27/03/2005, 00.00
vaticano
Invia ad un amico

Messaggio Urbi et Orbi: Il Cristo risorto porta pace, solidarietà, progresso nei valori spirituali

Il Papa si è affacciato dalla finestra del suo studio per salutare e benedire i fedeli con un fil di voce. Il Messaggio è stato letto dal card. Angelo Sodano.

Città del Vaticano (AsiaNews) - Il papa è rimasto affacciato alla finestra del suo studio, salutando a lungo le decine di migliaia di fedeli, ma solo alla fine della messa solenne di Pasqua svoltasi stamane in piazza san Pietro.  I pellegrini venuti a Roma in questi giorni speravano che a Pasqua Giovanni Paolo II avrebbe partecipato alla messa, avrebbe letto il Messaggio Urbi et Orbi, avrebbe benedetto e parlato con la folla. Invece Giovanni Paolo II è apparso, provato, alla fine della celebrazione. Al momento della benedizione, si è sentita la sua voce molto flebile. I fedeli gli hanno fatto festa con slogan e applausi, mentre molti pellegrini piangevano nel vedere la fatica evidente del pontefice nel sopportare il silenzio imposto dai medici per la sua convalescenza dopo l'operazione di tracheotomia subita alcune settimane fa.

La messa era presieduta dal card. Angelo Sodano, che ha letto anche il Messaggio Urbi et Orbi.

"Rimani con noi!": con questo ritornello struggente rivolto al Cristo risorto, il papa, assente dalla celebrazione ha annunciato il suo Messaggio alla città di Roma e al mondo (Urbi et Orbi). Nel testo poetico, il Cristo viene invocato perché doni "fiducia e speranza in quanti cercano il senso vero della loro esistenza". Il Signore è invocato perché insegni gesti di pace "per i Paesi del Medio Oriente e dell'Africa, dove pure tanto sangue continua ad essere versato"; perché spinga alla solidarietà "verso le moltitudini che, ancor oggi, soffrono e muoiono di miseria e di fame".

E il Cristo viene invocato perché rimanga nel mondo del benessere e del super-sviluppo "Fa' che il progresso materiale dei popoli – dice il Messaggio - non offuschi mai i valori spirituali che sono l'anima della loro civiltà".

Ecco il testo completo del Messaggio Urbi et Orbi:

Mane nobiscum, Domine!
Resta con noi, Signore! (cfr Lc 24,29).
Con queste parole i discepoli di Emmaus
invitarono il misterioso Viandante
a restare con loro, mentre volgeva al tramonto
quel primo giorno dopo il sabato
in cui l'incredibile era accaduto.
Secondo la promessa, Cristo era risorto;
ma essi non lo sapevano ancora.
Tuttavia le parole del Viandante lungo la strada
avevano progressivamente riscaldato il loro cuore.
Per questo lo avevano invitato: "Resta con noi".
Seduti poi intorno alla tavola della cena,
lo avevano riconosciuto allo "spezzare del pane".
E subito Egli era sparito.
Dinanzi a loro era rimasto il pane spezzato,
e nel loro cuore la dolcezza di quelle sue parole.

Fratelli e Sorelle carissimi,
la Parola e il Pane dell'Eucaristia,
mistero e dono della Pasqua,
restano nei secoli come memoria perenne
della passione, morte e risurrezione di Cristo!
Anche noi oggi, Pasqua di Risurrezione,
con tutti i cristiani del mondo ripetiamo:
Gesù, crocifisso e risorto, rimani con noi!
Resta con noi, amico fedele e sicuro sostegno
dell'umanità in cammino sulle strade del tempo!
Tu, Parola vivente del Padre,
infondi fiducia e speranza in quanti cercano
il senso vero della loro esistenza.
Tu, Pane di vita eterna, nutri l'uomo
affamato di verità, di libertà, di giustizia e di pace.

Rimani con noi, Parola vivente del Padre,
ed insegnaci parole e gesti di pace:
pace per la terra consacrata dal tuo sangue
e intrisa del sangue di tante vittime innocenti;
pace per i Paesi del Medio Oriente e dell'Africa,
dove pure tanto sangue continua ad essere versato;
pace per tutta l'umanità, su cui sempre incombe
il pericolo di guerre fratricide.
Rimani con noi, Pane di vita eterna,
spezzato e distribuito ai commensali:
da' anche a noi la forza di una solidarietà generosa
verso le moltitudini che, ancor oggi,
soffrono e muoiono di miseria e di fame,
decimate da epidemie letali
o prostrate da immani catastrofi naturali.
Per la forza della tua Risurrezione
siano anch'esse rese partecipi di una vita nuova.

Anche noi, uomini e donne del terzo millennio,
abbiamo bisogno di Te, Signore risorto!
Rimani con noi ora e fino alla fine dei tempi.
Fa' che il progresso materiale dei popoli
non offuschi mai i valori spirituali
che sono l'anima della loro civiltà.
Sostienici, Ti preghiamo, nel nostro cammino.
In Te noi crediamo, in Te speriamo,
perché Tu solo hai parole di vita eterna (cfr Gv 6,68).
Mane nobiscum, Domine
! Alleluia!
Buona Pasqua a tutti!

Dal Vaticano, 27 Marzo 2005, Pasqua di Risurrezione.

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Papa all’Urbi et Orbi: Siamo sanati dalle piaghe di Cristo risorto
04/04/2021 12:33
Papa nella benedizione Urbi et Orbi: Il Risorto conforti il popolo siriano, il Medio Oriente, l’Africa, l’Ucraina, l’America latina
16/04/2017 12:23
Messaggio Urbi et Orbi: Il perdono di Cristo, la vita, l'amore renda vana la cultura di morte
11/04/2004
Card. Ruini: dalla croce di Gesù, energia nuova alla Chiesa e sul volto del Papa
20/03/2005
Il Papa benedice in silenzio i giovani dalla finestra dello studio
20/03/2005


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”