Messaggio Natalizio: Cristo ci salva da terrorismo e violenza
Città del Vaticano (AsiaNews) – Il giorno di Natale, a mezzogiorno, Giovanni Paolo II , dal portico centrale della Basilica di San Pietro ha proclamato il suo Messaggio natalizio e la tradizionale benedizione "Urbi et Orbe" (alla città e al mondo). Vestendo paramenti dorati, il Papa ha letto interamente il messaggio, senza nessun aiuto. In questi ultimi tempi, nelle cerimonie egli si fa aiutare nella lettura dei discorsi. Il Papa è apparso più energico del solito, anche se la notte prima aveva celebrato la lunga ed elaborata Messa di Mezzanotte.
Nel Messaggio Giovanni Paolo II supplica "Gesù Cristo, il salvatore del mondo" di "salvarci dai grandi mali che affliggono l’umanità in questi primi anni del Terzo Millennio". Fra i "grandi mali" egli ha citato "la piaga del terrorismo" e "le molte forme di violenza che assaltano i deboli e i vulnerabili".
Stanco, ma contento, alla fine il Papa ha fatto gli auguri di Natale in 62 lingue, ricevendo applausi dai diversi gruppi linguistici radunati in una piazza san Pietro piena di sole.
Riproduciamo qui l’intero testo del Messaggio
1. Descendit de caelis Salvator mundi. Gaudeamus!
E’ disceso dal cielo il Salvatore del mondo. Rallegriamoci!
Quest’annuncio, pervaso di gaudio profondo,
è risuonato nella notte di Betlemme.
Quest’oggi lo rinnova la Chiesa con gioia immutata:
è nato per noi il Salvatore!
Un’onda di tenerezza e di speranza ci riempie l’animo,
insieme a un prepotente bisogno di intimità e di pace.
Nel presepe contempliamo Colui
che si è spogliato della gloria divina
per farsi povero, spinto dall’amore per l’uomo.
Accanto al presepe l’albero di Natale,
con lo sfolgorìo delle sue luci,
ci ricorda che con la nascita di Gesù
rifiorisce l’albero della vita nel deserto dell’umanità.
Il presepe e l’albero: simboli preziosi,
che tramandano nel tempo il senso vero del Natale!
2. Risuona nel cielo l’annuncio degli angeli:
"Vi è nato nella città di Davide
un salvatore, che è Cristo Signore" (Lc 2, 11).
Quale stupore!
Nascendo a Betlemme, l’eterno Figlio di Dio
è entrato nella storia di ogni persona
che vive sulla faccia della terra.
Ormai è presente nel mondo
come unico Salvatore dell’umanità.
Per questo noi lo preghiamo:
Salvator mundi, salva nos!
3. Salvaci dai grandi mali che lacerano l’umanità
in questi inizi del terzo millennio.
Salvaci dalle guerre e dai conflitti armati
che devastano intere regioni del globo,
dalla piaga del terrorismo
e dalle molte forme di violenza
che straziano persone deboli ed inermi.
Salvaci dallo scoraggiamento
nell’affrontare i cammini della pace,
difficili sì, ma possibili e perciò doverosi;
cammini urgenti sempre e dovunque,
soprattutto nella Terra dove sei nato Tu,
Principe della Pace.
4. E tu, Maria, Vergine dell’attesa e del compimento,
che custodisci il segreto del Natale,
rendici capaci di riconoscere nel Bambino,
che stringi fra le braccia, il Salvatore annunciato,
che reca a tutti la speranza e la pace.
Insieme a te lo adoriamo e fiduciosi diciamo:
abbiamo bisogno di Te, Redentore dell’uomo,
che conosci le attese e le ansie del nostro cuore.
Vieni e resta con noi, Signore!
La gioia del tuo Natale giunga
fino agli estremi confini dell’universo!
07/01/2020 15:43
02/04/2006
21/02/2018 08:46