Messaggi minatori dall’app dei prestiti, Manila blocca le nuove licenze
L’intervento dopo le denunce sugli abusi compiuti da alcune compagnie che rubavano i contatti dallo smartphone per avvertire del mancato rispetto delle rate dei pagamenti. Il credito on line è in forte crescita col Covid-19 perché l’80% dei filippini non ha i requisiti per rivolgersi alle banche.
Manila (AsiaNews) - Nelle Filippine la Sec, l’ente di controllo delle attività finanziare, ha decretato una moratoria sulle registrazioni di nuove piattaforme on line per i prestiti di denaro. All’origine della misura le denunce sempre più frequenti di abusi e pratiche predatorie. Dalle indagini è emerso che alcune app gettavano discredito sui clienti che non rispettavano i pagamenti delle rate sottoscritte inviando messaggi e chiamate agli amici e ai parenti. Il tutto dopo che la Commissione nazionale sulla privacy aveva già messo sotto indagine i titolari di alcune di queste app per l’appropriazione di dati sensibili come i contatti presenti sugli smartphone di chi chiedeva un prestito.
In tutto il Sud-est asiatico il mercato dei prestiti on line è in forte crescita, anche per le difficoltà di accesso al credito tradizionale. Nelle Filippine a fine 2019 si contavano ben 124 servizi di prestiti on line, dei quali 75 attivi direttamente con una propria app per smartphone. Secondo una recente ricerca l’80% degli adulti filippini non è in possesso dei requisiti richiesti da una banca per concedere un prestito. Di qui il ricorso ai sistemi digitali che hanno il vantaggio di essere facilmente accessibili dal cellulare e richiedono l’invio direttamente on line di pochi documenti. L’altra faccia della medaglia, però, sono spesso condizioni poco trasparenti.
“Stiamo assistendo - ha dichiarato il presidente della Sec, Emilio Auino - all’emergere di compagnie che approfittano delle difficoltà finanziare causate dalla pandemia. Faremo il possibile per combattere questi sistemi abusivi che non fanno altro che trascinare le persone in debiti ancora più gravi”. Le società già registrate potranno continuare ad operare, ma la Sec filippina ha promesso l’adozione regole e controlli più stringenti. Attualmente sono 35 le compagnie alle quali è stata revocata la licenza di operare.
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