Medvedev in Asia centrale per il monopolio dell’energia
Ashgabat (AsiaNews/Agenzie) – Prosegue il viaggio del presidente russo Dmitry Medvedev in Asia centrale per mantenere il monopolio del gas per l’Europa. Il solo Turkmenistan esporta ogni anno circa 70 miliardi di metri cubi di gas (mmc, pari al consumo annuo dell’Italia) e l’Unione europea e le ditte occidentali propongono a Turkmenistan e Kazakistan la creazione di nuove vie che evitino la Russia, per la quale oggi passa il loro gas.
Al presidente turkmeno Kurbanguly Berdymukhammedov l’Ue propone di creare un gasdotto per il Mar Caspio fino a Baku (Azerbaigian) e di portare poi l’energia per il gasdotto Nabucco, in costruzione, che giungerà sino a Vienna. Il Paese vuole anche portare il gas in Cina (dal 2009 dovrebbe vendergliene 30 mmc annui) e all’Oceano Indiano. Nel marzo 2008 la Russia ha offerto a Turkmenistan e Uzbekistan di pagare il gas “a prezzo europeo”, dopo che per anni lo ha pagato poco e utilizzato per i propri bisogni, rivendendo il suo gas all’Ue a prezzo molto maggiore. Ma ora Medvedev cerca di tenersi sotto i prezzi che l’Ue e Cina sarebbero pronti a pagare. Osserva anche che i progettati gasdotti per il Mar Caspio possono creare rischi ambientali. Con Turkmenistan e Kazakistan (prossima tappa del viaggio) la Russia discuterà anche i diritti di sfruttamento dei giacimenti del Caspio, contesi tra i Paesi litoranei.
Il 3 luglio Medvedev è stato in Azerbaigian dal presidente Ilham Aliyev. Aleksei Miller, capo della russa Gazprom che accompagna Medvedev, ha spiegato che “la Gazprom e i colleghi atzeri hanno deciso di iniziare colloqui… sulle condizioni per comprare il gas atzero”. A giugno Miller è stato spesso a Baku e Ashgabat, per preparare il viaggio. La posizione del Paese è cruciale, poiché da Baku parte l’oleodotto che arriva al porto turco di Ceyhan sul Mediterraneo, come pure il gasdotto per Tblisi fino a Erzurum, e qui può arrivare il gas di altri Stati passando per il Caspio.
Il gas del giacimento Shakh Deniz dovrebbe passare per il gasdotto Nabucco. Per impedirlo, Mosca è disposta a comprare da Baku tutti gli oltre 10 mmc di gas annui prodotti. Mosca ha dichiarato di sostenerne le rivendicazioni per la regione Nagorno-Karabakh, ora controllata da secessionisti armeni, guadagnandosi parole di gratitudine da Aliyev. Diversi esperti ripetono però che il Paese ha interesse a non vincolarsi alla Russia , ma piuttosto al permanere dell’attuale incertezza. (PB)