Massacro a Maguindanao: Andal Ampatuan Jr accusato di omicidio plurimo
L’imputazione basata sulle testimonianze di almeno 10 persone. Egli avrebbe guidato il commando che ha ucciso 57 fra parenti e sostenitori di Ishmael “Toto” Mangudadatu, suo rivale politico. Per ragioni di sicurezza il processo verrà trasferito a Manila. Indagati altri 20 sospetti.
Manila (AsiaNews/Agenzie) – Andal Ampatuan Jr, presunto autore della strage a Maguindanao in cui sono morte 57 persone, è stato incriminato con l’accusa di omicidio plurimo. Lo confermano gli inquirenti che hanno emesso il capo di imputazione in base alle testimonianze raccolte nelle indagini.
Almeno 10 persone hanno raccontato di aver visto il sindaco di Datu Unsay, figlio del governatore provinciale, alla testa del commando che il 23 novembre scorso ha compiuto il massacro di parenti e sostenitori di Ishmael “Toto” Mangudadatu. Egli è un rivale politico della famiglia Ampatuan e intende correre alla poltrona di governatore a Maguindanao, provincia nel sud delle Filippine.
Nei giorni seguenti il massacro Andal Ampatuan Jr, alleato politico della presidente filippina Gloria Macapagal-Arroyo, si era arreso alla polizia, ma aveva respinto ogni addebito. Egli dovrà rispondere di 25 omicidi.
I pm lo hanno iscritto nel registro degli indagati presso il tribunale di Cotabato City, competente per territorio; fonti della procura riferiscono che, per motivi di sicurezza, il processo verrà celebrato a Manila. Altri 20 sospetti, tra cui funzionari di primo piano e poliziotti di Ampatuan – cittadina in cui è avvenuto il massacro – sono tuttora in carcere e sotto inchiesta.
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