Mar Giallo, scontro a fuoco fra navi delle due Coree
Lo scambio di colpi è avvenuto al largo della costa occidentale. A innescare lo scontro – secondo Seoul – lo sconfinamento del mezzo nord-coreano, che avrebbe varcato il confine marino. Pyongyang parla di attacco a una nave di rientro da una missione di routine e chiede scuse ufficiali. Pareri discordanti sui motivi alla base dell’incidente.
Seoul (AsiaNews/Agenzie) – Scontro a fuoco questa mattina fra navi da guerra delle due Coree, al largo della costa occidentale della penisola. L’agenzia sud-coreana Yonhap News riferisce che l’incidente è avvenuto alle 11.27 ora locale, nelle acque del Mar Giallo. A innescare lo scambio di colpi, durato circa due minuti, lo sconfinamento dell’imbarcazione nord-coreana, che avrebbe varcato la Northern Limit Line (Nll), il confine marino a ovest della penisola coreana, al centro di una disputa decennale fra le due Coree.
Diversa la versione fornita dai due governi, in merito all’incidente. Funzionari di Seoul spiegano che una nave nord-coreana è tornata a casa “avvolta dalle fiamme” dopo un breve, ma intenso scambio di colpi nelle acque sud-coreane, a ovest della costa.
Pyongyang smentisce il racconto del Sud e, in un comunicato ufficiale, afferma che Seoul deve “scusarsi” per aver sparato a una sua nave che rientrava in porto dopo aver condotto una “missione di routine” nelle sue acque.
È il terzo incidente di questo tipo fra navi delle marine delle due Coree, dopo gli scontri del 1999 (nella foto) e del 2002. Al momento non si registrano vittime ufficiali. Il presidente sud-coreano Lee Myung-bak ha presieduto una riunione del comitato di sicurezza nazionale; egli ha invocato la “moderazione” nel fronteggiare la situazione.
Analisti internazionali ed esperti di politica nord-coreana discordano sulle motivazioni alla base dell’incidente. Yoo Ho-yeol, docente all’università di Seoul, ritiene lo sconfinamento della nave nord-coreana “una mossa per alzare la tensione, in vista del viaggio in Corea del Sud del presidente Usa Obama”. Ryu Gil-jae, anch’egli docente, dissente dalla tesi del collega e spiega che è “un test mirato al governo sud-coreano”. “Lo scontro nel Mar Giallo – aggiunge – è più un messaggio al Sud, perché consideri più seriamente le posizioni [di Pyongyang]”.
Kang Sung-yoon, esperto nord-coreano all’università di Dongguk, chiede tempo: “bisogna guardare ai dettagli dell’incidente – commenta – per capire quali fossero le vere intenzioni della Corea del Nord”.
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