10/06/2011, 00.00
VIETNAM - CINA
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Mar Cinese meridionale: Pechino accusa Hanoi di "gravi violazioni". Rivolta dei vietnamiti

Navi del Vietnam avrebbero sconfinato in acque cinesi e messo in pericolo la vita di un gruppo di pescatori. Il governo invita il vicino a cessare le "attività invasive". Hanoi nega le accuse. Su Facebook l'ira dei cittadini contro le mire espansionistiche della Cina.

Hanoi (AsiaNews/Agenzie) - Aumentano le tensioni nel mar Cinese meridionale, al centro di una contesa fra Pechino e un gruppo di Paesi del Sud-est asiatico. La Cina ha accusato il Vietnam di "grave violazione" della sua sovranità nazionale, mettendo in pericolo la vita di un gruppo di pescatori e intima di cessare "tutte le attività invasive". Intanto i social network e la rete diventano sempre più il luogo in cui i vietnamiti sfogano la loro ira contro "l'imperialismo" cinese e le rivendicazioni in materia di confini marittimi. 

Da settimane si registrano tensioni nel mar Cinese meridionale, con reciproche accuse di sconfinamenti e attacchi fra Pechino, Hanoi e Manila. Le Filippine hanno avanzato una protesta formale alle Nazioni Unite, mentre in Vietnam centinaia di abitanti hanno manifestato davanti alle rappresentanze diplomatiche cinesi nella capitale e a Ho Chi Minh City.

Hong Lei, portavoce del ministero cinese degli Esteri, afferma che ieri alcuni pescherecci sarebbero stati inseguiti da navi da guerra vietnamite. Durante la fuga alcune reti sarebbero rimaste incagliate a una imbarcazione per esplorazioni marittime vietnamita. Il battello battente bandiera di Hanoi ha trascinato per qualche tempo il peschereccio cinese, prima di tagliare le reti.

Secondo il funzionario di Pechino le navi vietnamite si trovavano al di fuori dei loro confini territoriali, in acque che rientrano nella zona di competenza cinese. Hanoi rispedisce al mittente le accuse e parla di "attacco calcolato e premeditato" da parte della Cina che intende danneggiare le navi da esplorazione vietnamite. 

Intanto sui social network - in particolare Facebook - monta la protesta dei cittadini vietnamiti contro il gigante cinese, alimentando la crisi fra i due governi. Le autorità di Hanoi, peraltro, sembrano "favorire" la protesta popolare, lanciata da migliaia di persone che chiedono una "linea dura" verso Pechino. In un post pubblicato da un internauta viene bollato come "cancro" la massa di prodotti cinesi che si riversano in Vietnam e viene definito "da pirata" il comportamento delle navi cinesi nell'area.

Fra le nazioni della regione Asia-Pacifico, la Cina è quella che avanza le maggiori rivendicazioni in materia di confini marittimi nel mar Cinese meridionale, che comprendono le isole Spratly e Paracel, disabitate, ma assai ricche di risorse e materie prime. L’egemonia nell’area riveste un carattere strategico per il commercio e lo sfruttamento delle materie prime, fra cui petrolio e gas naturale.  A contendere le mire espansionistiche di Pechino vi sono il Vietnam, le Filippine, la Malaysia, il Sultanato del Brunei e Taiwan, cui si uniscono la difesa degli interessi strategici degli Stati Uniti nell’area. 

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