Manila: cristiani e musulmani insieme contro la legge dei 2 figli
Il sindaco: "La norma è una promozione dell'aborto e della cultura della morte".
Manila (AsiaNews/Agenzie) Circa 10 mila persone hanno partecipato a Manila alla marcia di protesta contro il "Decreto per la paternità responsabile e il controllo della popolazione", noto come "legge sui 2 figli". La norma - approvata in via preliminare da una commissione parlamentare - prevede incentivi economici per le coppie che si limitano a 2 figli e la promozione di una vasta campagna informativa sull'uso degli anticoncezionali. La normativa stabilisce pene pecuniarie e anche il carcere per chi si oppone alle misure di controllo demografico.
Su invito di diversi enti in difesa della vita e della famiglia, migliaia di cittadini, sia cristiani che musulmani, compresi molti giovani, hanno sfilato sabato pomeriggio nelle strade della capitale per chiedere al Parlamento di non approvare la legge "Ligtas Buntis" ("Gravidanza sicura").
I vescovi filippini hanno definito la proposta di legge "offensiva per l'autonomia delle coppie e la sacralità della famiglia". I promotori del decreto affermano che la limitazione delle nascite è l'unico modo per far uscire molti abitanti del Paese dalla povertà e dalla miseria.
Una visione contestata da mons. Mariano Aniceto, presidente della Commissione per la famiglia e la vita della Conferenza episcopale filippina, che durante la manifestazione ha dichiarato: "La povertà non è il risultato della sovrappopolazione, ma di una sbagliata politica economica". Posizione ribadita dal parlamentare Grepor "Butch" Belgica: "Il problema dell'economia del nostro Paese non è il numero delle persone, ma il basso tasso di produttività", imputato da molti esperti alla diffusa corruzione, anche a livello politico. Inoltre Belgica ha sottolineato che un esasperato controllo sulle nascite può portare a gravi conseguenze per il futuro della nazione: "Se ci saranno più persone a lavorare, il Paese produrrà di più. Ma se ci saranno meno lavoratori per un numero sproporzionato di abitanti, ne seguirà una recessione economica".
Tra i manifestanti anche il sindaco di Manila, Jose "Lito" Atienza Jr, noto per le sue posizioni a favore della vita: "In coscienza non concordo con una misura che vuole far pensare alla gente che la soluzione della miseria consista nel controllo della popolazione" ha detto Atienza nel corso della protesta. "Si tratta solo di un alibi per i fallimenti del governo. Bisogna invece affrontare i problemi rifacendosi a valori positivi". Atienza ha inoltre definito la legge sui 2 figli "uno strumento per la promozione dell'aborto e della cultura della morte". (LF)