Manila, boom economia: la crescita supera (anche) le previsioni
Manila (AsiaNews/Agenzie) - La crescita economica delle Filippine ha superato anche le previsioni degli esperti, facendo registrare nel terzo trimestre dell'anno un aumento del 7,1% grazie anche all'indice nei consumi, al dato positivo nel settore esportazioni e agli investimenti decisi dal governo. I risultati confermano le potenzialità della nazione, un tempo considerata "il malato dell'Asia" e ora ribattezzata - da economisti della Banca reale di Scozia - per l'anno 2012 "il diamante della regione". Manila è seconda dietro alla Cina, che si conferma il motore dell'economia mondiale pur con qualche difficoltà, e ha superato l'Indonesia (6,2% nel trimestre luglio/settembre) e la Malaysia che cresce del 5,2%.
Le previsioni degli analisti avevano fissato una crescita per le Filippine attorno al 5,4%. Tuttavia, le previsioni sono state superate, toccando quota 7,1% (il dato è riferito al periodo luglio/settembre del 2011) e facendo registrare un aumento dell'1,3% rispetto al trimestre precedente. Il dato, che ha colto di sorpresa persino gli operatori, renderà con molta probabilità "non necessario" un ulteriore taglio degli interessi, operato già quattro volte quest'anno dalla Banca centrale filippina in un'ottica di sviluppo.
A rafforzare gli indici di crescita ha inoltre contribuito la forte domanda interna di prodotti, le spese in opere pubbliche e infrastrutture voluta dal governo centrale e l'aumento degli investimenti esteri nel Paese asiatico. In particolare, il dato riferito alle esportazioni - un settore a lungo sotto pressione - ha segnato una pronta ripresa nel mese di settembre, quando ha registrato un più 22% se paragonato allo stesso mese del 2011.
Su base annua, gli esperti assicurano che l'economia nazionale sarà in grado di superare l'obiettivo di crescita del 6% fissato per il 2012. Un fattore chiave per lo sviluppo è costituito dall'accordo di pace raggiunto di recente fra governo centrale e milizie ribelli musulmane a Mindanao, isola ricca di petrolio e materie prime che - già nel prossimo futuro - potrà garantire contratti e investimenti fino a un miliardo di dollari.
Il presidente Benigno Aquino ha impresso una accelerata alla spesa, cercando investitori per raggiungere quota 17 miliardi di dollari da mettere sul piatto per la realizzazione di strade e aeroporti. Certo è che le Filippine saranno fra le prime 10 nazioni al mondo per crescita economica nel 2012, in un quadro generale dalle tinte fosche in cui Europa e Stati Uniti faticano a ritrovare la via della ripresa. Le riforme rilanciate dal capo di Stato e dalla coalizione di governo hanno permesso la crescita nei consumi e, in particolare a Manila, un aumento delle proprietà che viene giudicato "il migliore degli ultimi due decenni".