Malaysia: vietato il turbante nelle scuole
Kuala Lumpur (AsiaNews/Agenzie) - Ha suscitato proteste tra i radicali del Partito islamico della Malaysia la decisione di un tribunale che ha giudicato legale il divieto imposto da una scuola pubblica di indossare il 'serban', il turbante islamico. La Corte d'appello ha sostenuto che le norme
sull'abbigliamento degli studenti sono fissate dal governo e dalle scuole stesse, negando in tal modo l'applicabilità di una sentenza dell'Alta corte malaysiana che aveva giudicato illegale il divieto, perché in contrasto con la libertà di religione tutelata dalla Costituzione. La sentenza era stata causata dall'espulsione da una scuola pubblica dello Stato meridionale di Negri Sembilan, nel 1997, di tre ragazzi, di età tra i 10 e i 13 anni, che portavano il turbante.
In un Paese nel quale i musulmani rappresentano il 55% dei 25 milioni di abitanti, il divieto, che contrasta con il permesso che hanno invece le ragazze islamiche di portare il velo, è stato spiegato con il fatto che il 'serban' è "associato agli imam ed ai saggi".
La sentenza, a giudizio di Hatta Ramli, del Comitato esecutivo del radicale e minoritario Partito islamico della Malaysia, rappresenta "un ritorno al passato rispetto ad una decisione che tutelava la libertà di espressione dei ragazzi". "Se si comincia a vietare questa libertà di espressione - ha
aggiunto - non avremo molte differenze dalla Francia, dove hanno vietato il velo nelle (FP)
sull'abbigliamento degli studenti sono fissate dal governo e dalle scuole stesse, negando in tal modo l'applicabilità di una sentenza dell'Alta corte malaysiana che aveva giudicato illegale il divieto, perché in contrasto con la libertà di religione tutelata dalla Costituzione. La sentenza era stata causata dall'espulsione da una scuola pubblica dello Stato meridionale di Negri Sembilan, nel 1997, di tre ragazzi, di età tra i 10 e i 13 anni, che portavano il turbante.
In un Paese nel quale i musulmani rappresentano il 55% dei 25 milioni di abitanti, il divieto, che contrasta con il permesso che hanno invece le ragazze islamiche di portare il velo, è stato spiegato con il fatto che il 'serban' è "associato agli imam ed ai saggi".
La sentenza, a giudizio di Hatta Ramli, del Comitato esecutivo del radicale e minoritario Partito islamico della Malaysia, rappresenta "un ritorno al passato rispetto ad una decisione che tutelava la libertà di espressione dei ragazzi". "Se si comincia a vietare questa libertà di espressione - ha
aggiunto - non avremo molte differenze dalla Francia, dove hanno vietato il velo nelle (FP)
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