Malaysia, no alle Bibbie in lingua locale
Kuala Lumpur (AsiaNews/Herald) Il governo malaysiano è diviso sulla questione della circolazione di Bibbie scritte in lingua locale: un ministro ha dichiarato che"secondo la nostra Costituzione" tale pratica è illegale, un altro si è opposto a tale discriminazione.
La polemica è sorta a metà aprile quando il ministro Datuk Seri Mohd Nazri Abdul Aziz Nazri ha affermato che la proibizione di Bibbie scritte in Bahasa Malaysia o in Bahasa Indonesia (due lingue locali) è sancita dai tempi dell'indipendenza (1957) secondo la Costituzione e che la politica di "non diffusione" di altre religioni diverse dall'islam è "radicata" nella carta costituzionale.
I quotidiani nazionali The Star e The Sun hanno riferito che Datul ha voluto rinnovare il divieto per impedire che "le Bibbie in malaysiano vengano usate per convertire la gente al cristianesimo". The Sun aggiungeva inoltre che secondo il ministro coloro che fossero trovati in possesso di Bibbie in lingua locale "sarebbero incorsi in giudizio".
Da tale posizione si è discostato Tan Sri Bernard Dompok, altro esponente dell'esecutivo, che ha affermato che "la lingua nazionale può essere usata per tutti gli scopi, compreso quello di culto". Egli ha aggiunto che già oggi è possibile possedere Bibbie in idiomi locali su concessione delle autorità competenti. Le Bibbie scritte in inglese possono circolare liberamente per il paese.
I cristiani malaysiani hanno reagito con preoccupazione a questa notizia: Wong Kim Kong il segretario della National Evangelical Christian Fellowship (NECF), ha detto che il divieto "contrasta con la politica del premier Badawi che cerca di promuovere l'armonia religiosa nel paese".
Wong ha denunciato che il divieto colpisce i molti cristiani malaysiani che non conoscono l'inglese: "Almeno il 50% dei cristiani della zona orientale del paese non parlano inglese e usano le Bibbie tradotte" ha affermato Wong. "Le dichiarazioni di Nazri hanno causato confusione e preoccupazione nella comunità cristiana".
La Malaysia conta 25 milioni di abitanti: i musulmani sono il 53% della popolazione, i cristiani il 6,5%. (LF)