Malaysia, i carismatici cattolici creano un coordinamento nazionale
I vertici delle nove formazioni carismatiche cattoliche presenti nel Paese hanno stabilito di lavorare con maggiore vicinanza e cooperazione con la gerarchia della Chiesa. “Un sano equilibrio fra la vita di movimento e il servizio e il ministero per gli altri”.
Kuala Lumpur (AsiaNews/Agenzie) – Gli “anziani” delle nove comunità carismatiche cattoliche, dette del “Patto” si sono riuniti domenica scorsa a Bundu Thuan per discutere, pregare e gettare le basi di una cooperazione più stretta, anche alla luce dei crescenti problemi che la minoranza cristiana si trova ad affrontare nel Paese. La fraternità cattolica delle comunità carismatiche del Patto è stata inaugurata da Giovanni Paolo II nel 1990, che ha definito quei movimenti “una grande risorsa spirituale per la Chiesa e l’umanità, un dono dello Spirito Santo per il nostro tempo e un segno di speranza per tutti i popoli”.
Nel corso della riunione, aperta da una messa celebrata dall’arcivescovo John Lee, di Kota Kinabalu, i leader hanno sottolineato alcuni problemi delle comunità. “Dobbiamo evitare di essere isolati, o elitari. Dobbiamo prendere coscienza dei nostri carismi, e del nostro ruolo, sia individualmente che come comunità; e avere un sano equilibro fra la vita di movimento e il servizio e il ministero per gli altri”. In particolare, i gruppi hanno preso la decisione di “non servire in competizione con altri gruppi della Chiesa, ma di essere aperti a servire in aree che necessitano di un’attenzione urgente e in cui nessun altro è impegnato”; questa è stata la conclusione raggiunta dai partecipanti al convegno, fra cui Joseph Chee e Anthony Lim, leader “storici” di questa realtà. “Essere cattolici significa essere ecclesiali per natura, legati alle autorità della Chiesa e alle altre organizzazioni”.
L’impegno finale è stato quello di stabilire un organismo centrale di coordinamento per le comunità del “Patto” in Malaysia. “Come comunità del Patto, non dobbiamo lavorare isolati, ma appoggiare le comunità sorelle”. Richiamandosi all’appello del Papa a essere ecclesiali per natura, e a lavorare uniti, gli “anziani” hanno creato il centro di coordinamento, che si chiamerà “Fraternità cattolica delle comunità carismatiche del Patto”. Le comunità hanno ricevuto inoltre due raccomandazioni precise: mettere grande enfasi in un formazione solida nella preghiera, nella Parola e nell’esercizio dei doni spirituali; e lavorare in collaborazione stretta con le parrocchie e i responsabili della Chiesa. Il prossimo convegno si terrà nel 2012 a Kuching.
Nel corso della riunione, aperta da una messa celebrata dall’arcivescovo John Lee, di Kota Kinabalu, i leader hanno sottolineato alcuni problemi delle comunità. “Dobbiamo evitare di essere isolati, o elitari. Dobbiamo prendere coscienza dei nostri carismi, e del nostro ruolo, sia individualmente che come comunità; e avere un sano equilibro fra la vita di movimento e il servizio e il ministero per gli altri”. In particolare, i gruppi hanno preso la decisione di “non servire in competizione con altri gruppi della Chiesa, ma di essere aperti a servire in aree che necessitano di un’attenzione urgente e in cui nessun altro è impegnato”; questa è stata la conclusione raggiunta dai partecipanti al convegno, fra cui Joseph Chee e Anthony Lim, leader “storici” di questa realtà. “Essere cattolici significa essere ecclesiali per natura, legati alle autorità della Chiesa e alle altre organizzazioni”.
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28/09/2018 13:14
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