11/10/2006, 00.00
INDIA
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Maharashtra, 100mila dalit per bruciare le leggi anti-conversione

di Nirmala Carvalho

La "Giornata mondiale per la libertà di coscienza e di religione" si terrà il 14 ottobre a Nagpur. Prevista la possibilità di rinunciare al sistema di caste indiano tramite una dichiarazione.

New Delhi (AsiaNews) – Oltre 100mila dalit (fuori casta) indiani si sono dati appuntamento il prossimo 14 ottobre a Nagpur, nel Maharashtra, per bruciare in pubblico le leggi anti-conversione in vigore in alcuni Stati dell'Unione e manifestare il proprio sostegno a chiunque voglia abbandonare il sistema di caste indiano.

La manifestazione si celebra nel 50° anniversario della conversione dall'induismo al buddismo di Baba Ambedkar, il carismatico "padre della Costituzione" e primo ministro di Giustizia dell'India libera dalla presenza inglese.

La dimostrazione – chiamata "Giornata mondiale per la libertà di coscienza e di religione" – si terrà al Kasturchand Park dove, dice il presidente della Confederazione indiana delle organizzazioni pro-dalit, "verranno bruciate in maniera simbolica alcune copie della cosiddetta legge anti-conversione".

Udit Raj, che guida la lotta per la parificazione sociale dei fuori casta, spiega: "Il governo del Gujarat ha approvato un emendamento alla sua legge anti-conversione che definisce il giainismo ed il buddismo 'sette dell'induismo'. Siamo oltraggiati da questo gesto ridicolo".

Egli spiega che "da un lato, gli estremisti indù non fanno altro che accusare e molestare cristiani e musulmani per le loro presunte conversioni di massa; dall'altra, cercano di inglobare 2 grandi religioni nella loro. Dov'è la libertà di coscienza?".

Nel corso della manifestazione sarà possibile rinunciare al sistema di caste indiano tramite una dichiarazione scritta. E' prevista la partecipazione di esponenti cristiani, musulmani, buddisti, sikh, giainisti e persino di alcuni indù progressisti.

Joseph D'Souza, presidente della Rete internazionale per la libertà dei dalit e dell'All India Christian Council, dice: "Amiamo la nostra nazione. L'India è la più grande democrazia del mondo e qui convive una vastità di realtà diverse. Però, la nostra amata patria deve riconoscere l'ingiustizia di un sistema che non permette alla popolazione di esprimere con libertà la propria fede".

Al momento, leggi anti-conversione sono in vigore in Orissa, Madhya Pradesh, Arunachal Pradesh, Chhattisgarh, Tamil Nadu, Gujarat, e Rajasthan.

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