12/01/2012, 00.00
FILIPPINE
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Maguindanao: dopo le violenze, Aquino nomina come governatore un allievo di Silsilah

Mujiv Hataman, musulmano, si è formato ai corsi per il dialogo interreligioso promossi da p. Sebastiano D’Ambra, missionario del Pontificio istituto missioni estere. Il neo-governatore sostituirà Datu Zaldy Ampatuan, sotto processo per il massacro di Maguindanao costato la vita a 58 persone.
Zamboanga (AsiaNews) – Il presidente Benino Aquino ha scelto come nuovo governatore ad interim della Regione autonoma di Mindanao (Arrm) un musulmano ex allievo di Silsilah, movimento per il dialogo interreligioso fondato da p. Sebastiano D’Ambra (Pime). Originario della provincia di Basilan, Mujiv Hataman, andrà a sostituire Datu Zaldy Ampatuan. Questi è sotto processo insieme ad altri membri della famiglia, per il massacro di Maguindanao, dove nel novembre 2009 hanno perso la vita 58 persone.

P. Sebastiano D’Ambra, afferma ad AsiaNews, che “la nomina di Hataman è un segno di cambiamento per la regione a maggioranza musulmana, da oltre 40 anni preda della guerra fra estremisti islamici ed esercito e le lotte di potere fra le potenti famiglie della zona”. Entro il 2013, il neo-governatore dovrà ricostruire parte della struttura politica e amministrativa della regione autonoma, distrutta dal clima di corruzione e violenza promosso in questi anni dagli Ampatuan.

Prima di intraprendere la carriere politica, Hataman ha frequentato per anni i Summer Courses of Muslim Christian Dialogue, organizzati per formare nella cultura del dialogo giovani leader di entrambe le fedi. Qui, egli ha conosciuto la sua futura moglie, anch’essa impegnata nella promozione del dialogo fra cristiani e musulmani”.

“Hataman – sottolinea p. D’Ambra – è una persona molto stimata ed è stato scelto in una rosa di numerosi candidati e dopo mesi di consultazioni da parte del governo. Fra i suoi collaboratori vi sono anche altri leader musulmani che collaborano con il nostro movimento”.

Nei giorni scorsi, il missionario ha inviato una lettera aperta al governatore, invitandolo ad essere un modello per le nuove generazioni e a ricordarsi dell’impegno personale per la diffusione di una cultura di dialogo e pace mostrato durante gli anni al Silsilah. “La sicurezza e la pace a Mindanao – afferma p. D’Ambra - non dipendono solo dallo stanziamento di truppe militari: occorre un sforzo di "verità", fondamento di pace e sviluppo, nell'ottica di una reale e genuina autonomia”.

Fondato nel 1986, Silsilah propone da oltre 20 anni progetti e iniziative come la Conferenza dei vescovi e degli ulema (Bishop ulema forum) e corsi di formazione per giovani cristiani e musulmani. In questi anni il movimento è divenuto un punto di riferimento per la riconciliazione in atto fra governo filippino e ribelli islamici del Moro Islamic Liberation Front (Milf), che per 40 anni hanno combattuto una guerra costata oltre 100mila morti.
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