L’inquinamento dell’aria “costa” 10mila morti a Hong Kong, Macao e Guangdong
E' la valutazione che emerge da una ricerca, secondo la quale la cattiva qualità dell'aria è responsabile anche di 11 milioni di visite mediche e 440mila giorni di ospedalizzazione.
Hong Kong (AsiaNews) – Il crescente inquinamento dell’aria è responsabile di circa 10mila morti e 440mila giorni di ospedalizzazione a Hong Kong, Macao e sud della Cina. La denuncia viene da uno studio condotto dall’istituto Civic Exchange e diffuso oggi ad Hong Kong.
Uno degli autori della ricerca, Anthony Hedley, che è docente di medicina all’Università di Hong Kong, ha sostenuto di ritenere che “sono circa 10mila le morti dovuto all’inquinamento”, ai quali vanno aggiunti 11 milioni di visite mediche e 440mila giorni di ospedalizzazione. Accanto ai costi umani, la pessima qualità dell’aria ne ha anche di economici, valutabili in 6,7 miliardi di yan (poco più di 600 milioni di euro) per danni sanitari e riduzione della produttività.
Anche in quest’ultima prospettiva, la lotta contro l’inquinamento è “questione di vita o di morte” per le zone esaminate nell’inchiesta - Hong Kong, Macao ed il Guangdong – che possono perdere competitività nei confronti di Singapore.
Il miglioramento della qualità dell’aria è questione grave nella ex-colonia britannica. Il capo dell’esecutivo, Donald Tsang ha promesso di ottenere significativi cambiamenti entro il 2012, anche grazie all’aiuto delle autorità cinesi. Per le quali il problema è non meno grave, anche nella prospettiva delle ormai prossime Olimpiadi.
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