L’influenza aviaria si propaga nell’Asia del sud e dell’est
Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Nuovi morti in Cina e Vietnam per influenza aviaria, mentre il virus si espande rapido nell’Asia meridionale e dell’est. Le analisi hanno confermato il contagio per Zhang Zhongqin, una migrante morta ieri nella contea di Haifeng (Guangdong). Zhang allevava polli a casa e si è ammalata il 16 febbraio dopo avere mangiato una gallina morta. E’ il terzo morto ufficiale nel 2008 in Cina. Peraltro le vendite di pollame sono continuate normali nei mercati della zona e le autorità non hanno preso provvedimenti.
Le autorità ieri hanno anche confermato un nuovo contagio nel pollame del Guizhou, dopo la moria di polli dieci giorni fa nella contea di Zhengan. Sono già stati abbattuti oltre 238mila uccelli. Da dicembre ci sono stati 4 contagi nel Paese.
In Vietnam è morta ieri per la malattia una giovane insegnante della provincia di Phu Tho. Nguyen Huy Nga, direttore del dipartimento di Medicina preventiva del ministero per la Salute, ha detto che “ci sono ancora rapporti di epidemie nel pollame” e che “il rischio di infezioni umane rimane molto alto e ci aspettiamo altri malati”.
In Pakistan il governo ha ammesso oggi un nuovo contagio tra le galline a Karachi, il quarto del mese. A dicembre il Paese ha anche confermato il primo morto per la malattia, nella nordoccidentale Abbottabad.
In Bangladesh le massicce uccisioni di pollame non fermano il contagio avicolo che ha colpito anche il distretto di Munshiganj ed è ora presente in 44 dei 64 distretti. La malattia ha causato perdite per 650 miliodi ni di dollari nel settore avicolo, che produce guadagni annuali per oltre 1,8 miliardi.
In questi Paesi i polli sono essenziali per l’economia domestica e i governi non riescono a circoscrivere i contagi, anche per la scarsa collaborazione della popolazione.
24/01/2008