L’esercito siriano va avanti nella repressione. E Muallem vieta gli spostamenti dei diplomatici
La famigerata Quarta divisione ha circondato Harasta, suburbio di Damasco. Tagliate luce, acqua e linee telefoniche. Il ministro degli esteri annuncia il divieto agli ambasciatori ai allontanarsi di oltre 25 chilometri dalla capitale.
Beirut (AsiaNews) – L’esercito siriano va avanti nell’opera di repressione della protesta dei cittadini: uomini della Quarta divisione hanno circondato Harasta, suburbio di Damasco, mentre sono in corso rastrellamenti a Homs, teatro nei giorni scorsi di massicce manifestazioni.
Testimoni locali di Harasta riferiscono di quelli che ormai sono i segnali dell’approssimarsi di un attacco: luce e acqua tagliate, linee telefoniche interrotte.
Il regime si preoccupa di contenere il più possibile la diffusione all’esterno di quanto accade: il ministro degli esteri Walid Muallem ha reso noto un bando a tutti i diplomatici ad allontanarsi di oltre 25 cholometri da Damasco senza autorizzazione. Il divieto è scattato dopo la visita compiuta il 7 luglio a Hama dagli ambasciatori di Stati Uniti e Francia, Robert Ford e Eric Chevalier. “Non espelliamo i due ambasciatori – ha aggiunto il ministro – perché speriamo di avere di mantenre rapporti migliori in futuro. Speriamo – ha minacciosamente concluso Muallem – di non essere costretti a imporre il bando con la forza”.
A preoccupare i cittadini di Harasta è in particolare il fatto che a circondare l’abitato è la Quarta divisione. Si tratta di un corpo scelto, comandato dal fratello del presidente Bashar al-Assad, Maher, e a maggio fu accusata di aver tentato di nascondere in fosse comuni i corpi delle vittime dei massacri di Deraa, la città-simbolo della protesta.
Oggi, intanto, il quotidiano filogovernativo Al-Watan dà notizia di arresti di “uomini armati” a Homs. Dove sarebbero stati trovati i soliti grandi quantitativi di armi e munizioni.
Testimoni locali di Harasta riferiscono di quelli che ormai sono i segnali dell’approssimarsi di un attacco: luce e acqua tagliate, linee telefoniche interrotte.
Il regime si preoccupa di contenere il più possibile la diffusione all’esterno di quanto accade: il ministro degli esteri Walid Muallem ha reso noto un bando a tutti i diplomatici ad allontanarsi di oltre 25 cholometri da Damasco senza autorizzazione. Il divieto è scattato dopo la visita compiuta il 7 luglio a Hama dagli ambasciatori di Stati Uniti e Francia, Robert Ford e Eric Chevalier. “Non espelliamo i due ambasciatori – ha aggiunto il ministro – perché speriamo di avere di mantenre rapporti migliori in futuro. Speriamo – ha minacciosamente concluso Muallem – di non essere costretti a imporre il bando con la forza”.
A preoccupare i cittadini di Harasta è in particolare il fatto che a circondare l’abitato è la Quarta divisione. Si tratta di un corpo scelto, comandato dal fratello del presidente Bashar al-Assad, Maher, e a maggio fu accusata di aver tentato di nascondere in fosse comuni i corpi delle vittime dei massacri di Deraa, la città-simbolo della protesta.
Oggi, intanto, il quotidiano filogovernativo Al-Watan dà notizia di arresti di “uomini armati” a Homs. Dove sarebbero stati trovati i soliti grandi quantitativi di armi e munizioni.
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