30/11/2010, 00.00
INDIA
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L’economia indiana vola a +8,9% nel 3° trimestre

Ma è pure alta l’inflazione, a ottobre a 8,58%. Previsto un aumento del costo del denaro. Per mantenere lo sviluppo, New Delhi deve investire in infrastrutture e ha bisogno di forti investimenti di capitali esteri, ma questo aumenta il rischio inflattivo. Si delinea il problema della corruzione.

New Delhi (AsiaNews/Agenzie) – Il Prodotto  interno lordo (Pil) dell’India cresce dell’8,9% nel 3° trimestre del 2010, trainato da una crescente domanda interna che supera la pur forte inflazione. 

Il premier Manmohan Singh avverte che per proseguire la crescita occorre soprattutto continuare a migliorare le infrastrutture e ammonisce che a ottobre l’inflazione, dell’8,58%, è comunque stata circa il doppio di quanto il governo ritiene “ideale”.

Il ministro alle Finanze Pranab Mukherjee ha indicato da tempo che un’inflazione del 4-5% è ritenuta strutturale, in questa fase di crescita. Nell’anno fiscale 2010/11, che finisce a febbraio, il governo vuole ridurre il deficit al 5,5% del Pil, dopo il 6,9% dello scorso anno causato soprattutto dalle spese per sussidi sul carburante e i fertilizzanti.

Ora tutti si aspettano che la centrale Bank of India aumenti i tassi di interesse bancari, per frenare l’aumento di denaro circolante e diminuire la pressione inflattiva. Molti esperti ritengono, anzi, che sarà necessario aumentare ancora il costo del denaro nei primi mesi del 2001, per tenere a freno l’inflazione. I prezzi al consumo sono cresciuti intorno al 10%, maggiore aumento nel gruppo del G20 dopo l’Argentina. Il rischio è che gli aumenti colpiscano soprattutto i generi alimentari e altri di prima necessità, colpendo le decine di milioni di poveri e frenando i crescenti consumi della nuova classe media.

Il Paese, per proseguire la crescita, ha bisogno di attirare sempre maggiori investimenti esteri diretti, che peraltro spingono in alto l’inflazione.

New Delhi deve anche confrontarsi con i rischi di contraccolpi per la crisi che colpisce Stati Uniti (crescita di solo il 2,5% nel periodo) e Unione europea (+1,9%). L’Occidente ha un elevato livello di disoccupazione e varie economie nazionali mostrano un grave indebitamento, cosa che può mettere a rischio la ripresa internazionale, incidendo sugli scambi commerciali e causando aumenti dei prezzi a livello internazionale.

Un problema sempre maggiore appare essere la corruzione, che si sta svelando assai diffusa. L’opposizione, guidata dal Bharatiya Janata Party, dal 9 novembre pratica l’ostruzione in parlamento, bloccandone i lavori, perché non è stata accolta la richiesta di accertamenti più approfonditi contro un ministro accusato di avere ceduto licenze telefoniche a prezzi sottostimati.
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