L’Onu condanna l’affondamento della Cheonan, ma non Pyongyang
Il Consiglio di Sicurezza vota nel pomeriggio una bozza, preparata dagli Usa, che “deplora la perdita di vite umane” causate dall’affondamento della corvetta sudcoreana ma non accusa la Corea del Nord. Seoul risponde confermando le esercitazioni militari con gli Stati Uniti.
Seoul (AsiaNews/Agenzie) - Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite intende condannare l’affondamento della corvetta sudcoreana Cheonan, in cui morirono 46 marinai, ma non accuserà direttamente Pyongyang dell’attacco. È quanto emerge dal contenuto della bozza di risoluzione che sarà messa ai voti oggi al Palazzo di Vetro.
La bozza è stata preparata dagli Stati Uniti. Il testo “deplora la perdita di vite umane” causato dall’affondamento, il 26 marzo scorso, ed esprime “profonda preoccupazione” per i risultati dell’inchiesta internazionale sull’accaduto. Secondo gli esperti russi, inglesi e coreani che hanno analizzato i resti della Cheonan, la corvetta è esplosa “a causa di un siluro, sparato da una nave nordcoreana”.
Il testo statunitense ha avuto il via libera dei cinque membri permanenti del Consiglio. Fra questi anche la Cina, il principale alleato della Corea del Nord, che ha adottato una politica semi-neutrale sull’incidente. Pechino ha dichiarato di “non voler coprire nessuno” e ha condannato “gli atti che mettono a rischio la pace nella penisola coreana”, ma non ha mai nominato direttamente Pyongyang.
Seoul, che attendeva una condanna diretta del Nord, ha espresso “rincrescimento” per la decisione del Consiglio, ma ha aggiunto che intende “adattarsi alla decisione”. In base a quanto riferito da esponenti del governo del Sud, però, va avanti il progetto di esercitazioni militari congiunte con gli Stati Uniti.
Washington invierà nelle acque territoriali coreane la portaerei a propulsione nucleare USS George Washington, l’ammiraglia da 97.000 tonnellate della VII Flotta che si trova a Iokosuka, in Giappone. In più è atteso anche l'invio di un cacciatorpediniere Aegis e di un sottomarino nucleare, mentre Seoul farà partecipare un cacciatorpediniere da 4.500 tonnellate, un sottomarino e alcuni caccia F-15K.
Pyongyang ha risposto alle manovre congiunte con un comunicato del governo, che annuncia “guerra totale” qualora dovesse verificarsi “anche il più piccolo incidente di natura bellica” al largo delle proprie coste.
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