L’Alta Corte conferma la detenzione per l’ex presidente Chen Shuibian
Taipei (AsiaNews/Agenzie) – Il giudice d’appello ribadisce la detenzione cautelare di tre mesi per l’ex presidente Chen Shuibian, al termine di una camera di consiglio durata quattro ore. Due settimane fa la Suprema corte di Taiwan aveva richiesto una nuova udienza per la riesamina delle esigenze cautelari, rischio di fuga e inquinamento delle prove, principale motivazione del provvedimento espresso il 24 settembre dalla Corte d’appello.
“L’imputato ha molte più conoscenze e possibilità di fuga rispetto a quelle di una persona normale – afferma il portavoce della corte Wen Yaoyuan – lui e la sua famiglia possiedono numerose risorse all’estero, che permetterebbero loro una vita agiata al di fuori del Paese”.
Secondo fonti interne alla corte, Chen avrebbe confermato ai giudici la conoscienza di vie fuga segrete, ma che esse sarebbero accessibili solo dal presidente in carica. Egli affermerebbe inoltre l’impossibilità di usufruire dei conti esteri di famiglia, congelati dopo la sua incarcerazione. Intanto il suo avvocato, Chen Wen Lung, annuncia un nuovo ricorso.
Condannato all’ergastolo l’11 settembre scorso per l’utilizzo privato di fondi pubblici e traffico di denaro illecito, Chen Shuibian sta subendo in questi mesi un nuovo processo per corruzione. Detenuto dal 30 dicembre 2008, egli insiste a proclamarsi vittima di un complotto politico, orchestrato da Pechino e portato avanti dall’attuale presidente Ma Ying Jeou.