Lotta contro il tempo per salvare 30 minatori a Nadu, sei le vittime
Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Sono almeno 30 i minatori ancora intrappolati nella cava di Nadu, nella contea di Tiandong, regione autonoma del Guangxi, sorpresi ieri da una inondazione che ha bloccato le vie di uscita. I soccorritori sono alla ricerca di eventuali superstiti, ma si sa per certo che solo 12 operai sono ancora in vita; per gli altri 24 le speranze di salvezza si affievoliscono con il passare del tempo. Le ultime fonti parlano di sei vittime ufficiali, secondo quanto riportano le agenzie governative.
Al momento dell’incidente all’interno della miniera vi erano 56 persone: 7 sono riuscite a fuggire, mentre altri 13 sono stati recuperati dalle squadre di soccorso intervenute sul posto, alcuni dei quali nelle prime ore di questa mattina. Ai superstiti sottoterra viene fornito cibo e acqua, ma non si sa se e quando potranno essere liberati. Secondo quanto affermato da un soccorritore il gruppo è bloccato a circa “2mila metri dall’ingresso. La mancanza di ossigeno negli stretti vicoli sotterranei riduce le forze dei minatori già esausti, impedendo loro qualsiasi tentativo di fuga”.
Nel solo 2007 sono morti 3.786 operai a causa di alluvioni sotterranee, esplosioni e fughe di gas. Pur avendo registrato un calo del 20% nel numero delle vittime – grazie a migliori normative sulla sicurezza volute dal governo centrale – le miniere cinesi restano le più pericolose al mondo. La grave crisi economica globale e la mancanza di materie prime, ha imposto un aumento nella produzione a discapito della salute dei lavoratori, che restano gli anelli deboli della catena. Fonti ufficiali sottolineano che, a causa della rapida industrializzazione, ci vorranno altri dieci anni prima che si possa registrare una diminuzione significativa nel numero delle vittime.