14/10/2024, 00.10
UZBEKISTAN
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Lo spettacolo dei mosaici di Tashkent

di Vladimir Rozanskij

La rimozione dei cartelloni che coprivano i tradizionali mosaici sulle facciate degli edifici della capitale uzbeka è diventato un evento che ha riscosso un notevole successo nei festival della pubblicità. Mentre il l consiglio dei ministri ha approvato un decreto per inserirli nelle liste degli oggetti di arte monumentale da preservare.

Tashkent (AsiaNews) - L’evento della liberazione dei mosaici sulle mura degli edifici di Taškent, che erano nascosti dai cartelloni pubblicitari, ha già vinto due festival della pubblicità sociale, quello georgiano AdBlackSea e quello kazaco Red Jolbors. L’evento uzbeko è chiamato Mosaicvertising, organizzato dal khokimat (municipio) della capitale dell’Uzbekistan. Al festival della creatività di Batumi in Georgia, lo scorso settembre, i mosaici hanno conquistato il Grand Prix e la medaglia d’oro nella classifica di Media, nel settore Use of Print and Outdoor dove partecipavano 119 progetti, ottenendo in premio un’opera d’arte realizzata con la plastica raccolta sulle spiagge del Mar Nero.

Il festival AdBlackSea si tiene regolarmente dal 2015, ed è molto popolare tra gli specialisti del business e del marketing. Tra i vincitori delle varie edizioni si annoverano altri progetti dell’Uzbekistan, ma anche della Slovenia, della Bulgaria, dell’Armenia, dell’Azerbaigian, del Kazakistan, della Georgia e di altri Paesi ancora. Nella manifestazione più recente in Kazakistan, il Mosaicvertising ha conquistato tre medaglie d’oro nelle classifiche Pr Campaign, Esg Projects, Reputation & Behavioral Communication, e tre di bronzo in quelle di Media Campaign, Print & Outdoor e Brand Experience & Activation. Nel complesso, i mosaici di Taškent sono stati da tutti definiti “gli eroi dei festival”.

Il grande successo uzbeko è stato possibile come risultato della collaborazione di istituzioni statali e organizzazioni private, uno dei motivi più ribaditi dalla politica del presidente Šavkat Mirziyoyev, aggregando anche molte associazioni civili che mobilitano i cittadini entusiasti della “liberazione” delle facciate e della popolarizzazione dei tradizionali mosaici. Una collaborazione che il khokimat assicura essere nata in modo spontaneo e non artificioso, come “missione unitaria dell’amore per la città e la sua arte popolare”.

Per iniziativa del Fondo per lo sviluppo della cultura e dell’arte, e dell’Agenzia dell’eredità culturale, i mosaici sono stati inseriti nella lista dei patrimoni dell’Uzbekistan, e il dipartimento comunale per lo sviluppo digitale ha creato un sito apposito per i mosaici, con applicazioni aggiuntive di animazione e aggiunte create dall’intelligenza artificiale. L’evento è stato elaborato grazie all’agenzia di marketing Lokals Central Asia e il service di pagamenti Payme, con autori di composizioni musicali che risuonano nei video di presentazione da parte del collettivo Luod373 & Vagan. A capo del servizio informativo del Mosaicvertising c’era la pubblicista Fotima Abdurakhmanova, la prima sostenitrice da anni dell’iniziativa.

La rimozione dei cartelloni pubblicitari che coprivano i mosaici, come informa l’ufficio stampa del khokimat, era stata conclusa a giugno dopo un lavoro di oltre due mesi, concludendo un procedimento iniziato nel 2021 che aveva permesso di smontare decine di tabelloni e liberare infine più di 200 facciate dipinte. A marzo il consiglio dei ministri dell’Uzbekistan aveva approvato un decreto per inserire i mosaici di Taškent e di altre città uzbeke nelle liste degli oggetti di arte monumentale da preservare. La maggior parte di essi si trova nei quartieri di Almazar e Šajkhantakur della capitale, e nel catalogo finale sono state registrate le informazioni su quasi 500 mosaici, comprese alcune decine di quelli andati perduti, ma di cui si conservano testimonianze visive e altra documentazione.

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