Lo Sri Lanka festeggia Madre Teresa, esempio per buddisti e cristiani
di Melani Manel Perera
Ariyaratne, devoto buddista e presidente del Sarvodaya Shramadana Movement, parla della Madre come “l’angelo della misericordia” che “oggi correrebbe con le sue sorelle là dove vivono i rifugiati della guerra”. Per il direttore della Caritas-Jaffna, la beata di Calcutta “deve diventare un modello per chi lavora nelle opere sociali”.
Colombo (AsiaNews) -Nel 12mo anniversario della morte dei Madre Teresa anche la Chiesa dello Sri Lanka rende omaggio alla beata di Calcutta. Il 5 settembre l’ong Christian Alliance for Social Action(CASA) ha promosso una celebrazione presso l’auditorium della Caritas-Sri Lanka, a Colombo, a cui hanno partecipato sacerdoti e religiosi dell’isola insieme a numerosi laici impegnati nelle opere di carità della Chiesa.
A.T. Ariyaratne, devoto buddista, fondatore e presidente del Sarvodaya Shramadana Movement, ha definito Madre Teresa come “l’angelo della misericordia” e “la santa dei bassifondi”. Il vincitore del Ramon Magsaysay Award (il “Premio Nobel dell’Asia”), ha ricordato la figura e l’opera della Madre sottolineandone il valore universale riconosciuto anche dalla tradizione buddista.
“Se Buddha dovesse giudicare la vita e l’opera della suora cattolica Madre Teresa - afferma Ariyaratne - ci direbbe che essa aveva nel suo cuore la gentilezza amorevole, il metta, che ha tramutato in azione compassionevole, in karuna. Madre Teresa ha offerto una gioia gratuita, il Muditha, e vissuto con equanimità, in upekkha. È statauna manifestazione della divinità che ha preso forma umana, perché questi suoi quattro attributi sono qualità della divinità”.
Ariyaratne ha affermato inoltre che “se Madre Teresa fosse viva oggi correrebbe con le sue sorelle là dove vivono i rifugiati della guerra per curarli. Questa è un’opportunità che ci è data per seguire il suo esempio. Ogni mese, nelle tende dei campi della Menik Farm di Vavuniya nascono centinaia di bambini. C’è tanto che noi possiamo fare le loro”.
P. C.G. Jeyakumar, direttore della Caritas-Jaffna, ha sottolineato che Madre Teresa “deve diventare un modello per la vita di chi, come noi, lavora nelle opere sociali”. La sua “opera di misericordia e carità, piena di amore verso i poveri e gli abbandonati” è un segno di speranza anche per il futuro dello Sri Lanka.
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