23/07/2012, 00.00
CINA
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L'ira dei pechinesi dopo l'alluvione-diluvio sulla metropoli senza fogne

Sono le piogge più forti in 61 anni. Vi sono 37 vittime - annegate, fulminate da scariche elettriche o dai lampi - e sette dispersi. Tutti accusano il sistema fognario, che risale al periodo dei Ming. Strade allagate; automobilisti intrappolati nei loro veicoli; case crollate; 500 voli cancellati; 66 mila persone evacuate. Altre decine di morti in Hebei, Shaanxi, Sichuan.

Pechino (AsiaNews) - I residenti di Pechino reagiscono con furia dopo che una pioggia torrenziale - la più forte in 61 anni - ha causato la morte di 37 persone, e altre sette ancora dispersi. I commenti della popolazione sui blog e quelli degli esperti accusano il governo della città di non aver fatto nulla per modernizzare la rete fognaria, anche se la capitale è divenuta una metropoli con circa 20 milioni di abitanti.

Fino a questa mattina almeno 9 milioni di persone hanno postato i loro commenti sul Sina Weibo, il "Facebook" cinese, accusando il governo di non aver dato alcun avvertimento ufficiale e di lasciare nell'incuria il sistema fognario.

La pioggia è caduta in modo ininterrotto per 16 ore, dal 21 luglio, sabato pomeriggio, fino alle prime ore del mattino del giorno dopo. Alcune zone della città sono state sommerse dall'acqua, che è arrivata a circa un metro di altezza; i sottopassi delle strade sono rimasti allagati creando problemi di traffico; diverse case sono crollate; all'aeroporto, 500 voli sono stati cancellati, lasciando a terra almeno 80mila passeggeri. Almeno 66mila persone sono state evacuate dalle loro case.

Il bilancio delle vittime è grave: 25 persone sono morte annegate; sei sono morte per il crollo della loro abitazione; cinque uccise da scariche elettriche dopo che i pali della luce sono caduti e sommersi; una persone è morta colpita da un fulmine.

Molti automobilisti sono rimasti intrappolati nelle loro auto, impossibilitati ad uscire a causa degli allagamenti; squadre di emergenza hanno dovuto tuffarsi nel mare di fango per cercare di aprire i tombini e far defluire le acque.

L'autostrada Pechino-Guangzhou, verso il sud è ancora oggi allagata, creando problemi al traffico.

Alcune delle critiche degli abitanti di Pechino sono ingiuste: l'Ufficio meteorologico aveva avvertito che nel nord della Cina (e a Pechino), stavano arrivando delle forti piogge; personale specializzato era stato messo all'entrata dei circa 100 sottopassi che rischiavano l'allagamento. Il governo poi si difende dicendo di aver usato almeno 4mila miliardi di yuan per modernizzare le infrastrutture della città. Ma la gente si chiede quanto di quei 4mila miliardi è andato a potenziare la rete fognaria. Pechino, infatti, rimane allagata ogni anno a causa delle piogge, anche quelle meno intense.

Secondo alcuni esperti, il grande boom edilizio che sta trasformando Pechino ha ignorato del tutto il problema delle fogne per i quasi 20 milioni di persone che vivono nella metropoli. Molta parte della struttura fognaria risale ancora al XVI secolo, al tempo dei Ming!

Il problema è vivo anche nelle altre parti della Cina. La città di Qingdao (Shandong) si vanta di avere una delle reti fognarie più "moderne", ma esse risalgono agli inizi del '900, quando la città ospitava una concessione della Germania. E le fogne sono opera di ingegneri tedeschi.

Le forti piogge hanno causato morti anche in altre zone della Cina: nell'Hebei, tre persone sono morte e una è dispersa; nello Shaanxi 17 persone sono disperse; nel Sichuan otto persone sono morte annegate a causa della pioggia.

Secondo i primi dati del governo, le piogge torrenziali dei giorni scorsi hanno già fatto danni per 10 miliardi di yuan.

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