L'inquinamento dell'Asia soffoca il pianeta
Agra (AsiaNews/Agenzie) Un corpo nuvoloso di inquinamento, localizzato nei cieli dell'Asia e diretto sull'Oceano Indiano, minaccia di inaridire l'intero pianeta. La denuncia arriva dagli esperti di ambiente riuniti in convegno ad Agra (Uttar Pradesh). "C'è una relazione fra l'inquinamento a livello locale e il cambiamento globale del clima" ha affermato Mylvakanam Iyngararasan, esperto Onu del programma di tutela dell'ambiente, nel corso della conferenza annuale dal titolo "Per una migliore qualità dell'aria".
Secondo lo studioso "le ricerche confermano che è in atto un inaridimento generale del pianeta causato dall'inquinamento dell'aria"; esso è dovuto a "prodotti chimici, aerosol e altri agenti che formano una cappa: negli ultimi anni l'India ha dovuto affrontare diversi periodi di siccità".
Gli agenti atmosferici giocano un ruolo essenziale nel processo globale di surriscaldamento del pianeta: "L'inquinamento proveniente dalla Cina avverte il ricercatore può essere trasportato in India dai venti nel giro di qualche giorno e dopo poche settimane raggiunge anche l'Europa: l'inquinamento è un problema globale".
Secondo Jitendra Shah, ingegnere ambientale presso la Banca Mondiale a Washington, i paesi asiatici "devono fare il possibile per mantenere pulito l'ambiente". Egli sottolinea che "i paesi non possono costruire filtri giganti da piazzare lungo i confini", per questo i singoli Stati hanno il compito "di tutelare l'ambiente, a salvaguardia di chi gli sta accanto".
Numerosi studi dimostrano che l'Asia del sud è ricoperta da una coltre di agenti chimici, gas di scarico delle auto, aerosol e fumi delle ciminiere industriali.
Nel 1998 Veerabhadran Ramanathan, scienziato americano di origine indiana, ha individuato una nube inquinante ribattezzata "La nuvola marrone asiatica", che stazionava sull'Oceano Indiano. La nuvola, scoperta da un team di 250 scienziati di 15 paesi che ha usato navi, aerei e satelliti per le ricerche, ha provocato forti dissidi tra gli Stati Uniti e i paesi in via di sviluppo. L'India ha respinto ogni addebito sulle cause che hanno portato alla formazione della nube inquinante e ha puntato il dito contro gli Stati Uniti, colpevoli di non aver sottoscritto il trattato di Kyoto a tutela dell'ambiente.
Secondo lo scienziato americano Los Angeles, New Delhi, Mumbai, Pechino e il Cairo sono le metropoli che alimentano il circolo vizioso dell'inquinamento globale.
"Non è solo l'Asia ad avere gravi problemi di inquinamento" afferma lo scienziato indiano A.K. Singhal "un velo copre Los Angeles, ma in generale tutte le maggiori città del Nord America sono avvolte da una spessa coltre di materiale inquinante".
Elisea Gozum, ex ministro filippino dell'Ambiente, aggiunge: "Non possiamo mantenere l'aria dentro i confini di ciascuna città, quindi dobbiamo valutare con attenzione gli effetti degli agenti inquinanti che dall'Asia si estendono agli altri continenti. Essi potrebbero comportare grossi cambiamenti climatici".
Al meeting sull'inquinamento ambientale di Agra partecipano circa 500 delegati fra politici, attivisti, membri di organizzazioni non governative e esperti dell'ambiente.