Lien Chan visita la tomba di Sun Yat-sen
Nanchino (AsiaNews/Agenzie) L'attuale presidente del partito nazionalista di Taiwan (Kmt), Lien Chan, si è recato oggi in visita alla tomba di Sun Yat Sen, fondatore del Partito nazionalista e guida della rivoluzione cinese del 1911, conclusa con la caduta dell'impero Qing e la nascita della Repubblica di Cina. Pechino e Taipei onorano entrambe lo stesso Padre della patria.
Venerdì a Pechino Lien incontrerà il presidente Hu Jintao, che è anche segretario generale del Partito Comunista Cinese (Pcc). Quella di Lien è la prima visita ufficiale di un presidente del Kmt dal 1949, anno in cui sconfitto dall'esercito comunista di Mao Tse tung il partito nazionalista di Chang Kai-shek si era rifugiato sull'isola di Taiwan e proclamato la nascita della Repubblica di Cina, governo legittimo - anche se in esilio - di tutto il Paese. Da allora vi è stato un lungo periodo di inimicizia. Nei primi anni '90 vi sono stati i primi scambi commerciali.
La nuova amicizia del Kmt verso Pechino è sorta soprattutto dopo il 2000, anno in cui il Kmt ha perso le elezioni a Taiwan. Molti analisti politici vedono nella visita un tentativo di Pechino di provocare uno scisma all'interno della politica di Taipei, isolando Chen Shuibian ed il Partito democratico di Taiwan, vicino a posizioni indipendentiste. Lien, che guida l'opposizione, ha spiegato più volte che egli "non rappresenta in alcun modo il governo dell'isola", che il suo è "un viaggio di pace" e porterà a una maggiore distensione fra Cina e Taiwan.
La visita avviene dopo pochi mesi dal varo di una legge cinese che approva l'uso della forza contro Taiwan nel caso dichiari l'indipendenza. Nell'isola il timore della Cina, che avrebbe 700 missili puntati contro Taipei, è costante. Per questo alcuni gruppi hanno bollato Lien come un "traditore che sta svendendo Taiwan".
La scorsa settimana a Taipei è terminata una simulazione al computer in cui si è ipotizzato un attacco cinese all'isola. I risultati controllati anche da alcuni militari Usa hanno confermato la teoria secondo cui, in caso di un attacco diretto dal mare e dal cielo, l'isola è in grado di resistere per 2 settimane.