Liberato mons. Jia Zhiguo. Rimane sotto sorveglianza giorno e notte
Zhengding (AsiaNews) – Mons. Giulio Jia Zhiguo, vescovo sotterraneo di Zhengding (Hebei) è stato riportato ieri a casa sua. Era scomparso nelle mani della polizia il 24 agosto, alla fine delle Olimpiadi tenutesi a Pechino. Il vescovo rimane agli arresti domiciliari, vigilato giorno e notte da un gruppo di guardie della pubblica sicurezza, impossibilitato a incontrare fedeli e preti.
Il vescovo era stato prelevato dai poliziotti domenica 24 agosto mattina, subito dopo la messa, poche ore prima della chiusura dei Giochi Olimpici. Le guardie lo avevano prelevato senza spiegare i motivi del sequestro. Alcuni fedeli avevano comunicato ad AsiaNews che il suo allontanamento da Zhengding (a circa 300 km da Pechino), era per prevenire ogni possibile suo incontro con giornalisti e responsabili di gruppi di disabili durante le Paralimpiadi, tenutesi nella capitale dal 6 al 17 settembre.
Mons. Jia Zhiguo è famoso nel mondo perché ospita nella sua diocesi un gruppo di 100 bambini abbandonati segnati da handicap e di bambine abbandonate, per la preferenza accordata da famiglie cinesi a figli di sesso maschile (cfr AsiaNews.it, 17/12/2007 Il governo vuole cacciare le suore di mons. Jia Zhiguo, che assistono bambini disabili).
Mons. Jia, 73 anni, ha passato 15 anni in prigione (dal ’63 al ’78). Dall’89 in poi si trova di continuo sotto stretto controllo della polizia. In tutti questi anni è stato arrestato e poi liberato almeno 12 volte. Essendo una delle personalità di spicco della Chiesa sotterranea, durante i suoi arresti la polizia cerca di convincerlo ad aderire alla Associazione Patriottica, l’organizzazione del Partito che vuole costituire una chiesa nazionale, separata dalla Santa Sede. In passato il Vaticano ha spesso perorato la causa della sua libertà. La diocesi di Zhengding conta 110 mila cattolici, almeno 80 sacerdoti e più di 90 suore.