Liberato il sacerdote rapito a Baghdad
Baghdad (AsiaNews) - Fonti di AsiaNews nella capitale irakena hanno confermato la liberazione del sacerdote caldeo rapito quasi un mese fa. La liberazione è avvenuta ieri sera e ora egli "è con i suoi familiari, dopo 27 giorni dalla sua scomparsa". Alla nunziatura di Baghdad confermano che p. Saad sta bene, ma "un po' provato dalla stanchezza". "L'ho sentito per telefono ieri sera - ha detto ad AsiaNews mons. Thomas, addetto alla nunziatura - ed era molto stanco. Sua madre, che era fuori città in questi giorni, si è precipitata a Baghdad per riabbracciare il figlio".
Padre Saad Hanna Sirop, 34 anni, era stato sequestrato da un gruppo di malviventi subito dopo la messa vespertina del 15 agosto. Il giovane sacerdote, ordinato a Roma nel 2001, è responsabile della sezione teologica del Babel College, l'università di studi religiosi cristiani a Baghdad, l'unica nel paese.
Per la sua liberazione vi è stato un appello del patriarca Emmanuel Delly, dei vescovi caldei e del papa Benedetto XVI. Il 20 agosto, in un telegramma inviato al patriarca caldeo, il pontefice si diceva "profondamente rattristato" per la notizia del rapimento. L'appello "accorato" era rivolto anche ai rapitori perché "il giovane sacerdote" potesse "ritornare al servizio di Dio, della comunità cristiana e dei suoi connazionali".
Attualmente non si conoscono le condizioni del suo rilascio. Le scorse settimane erano circolate varie volte notizie della sua liberazione, rivelatesi infondate.
Sulle motivazioni del rapimento, alcuni affermano che con ogni probabilità il sacerdote è stato rapito per ottenere un ricatto in denaro. Ma mons. Louis Sako, arcivescovo di Kirkuk ha sottolineato che uno dei motivi per questa violenza contro i sacerdoti è che "si vuole buttare fuori i cristiani dall'Iraq".
18/08/2006