20/04/2004, 00.00
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Liberalizzare lo yuan, ma in modo graduale

Pechino (AsiaNews) – La Cina si prepara alla piena convertibilità dello yuan, ma ciò avverrà in modo graduale, dando un ruolo sempre maggiore ai mercati finanziari nel fissare i valori di cambio.

Parlando alla televisione nazionale, Zhou Xiaochuan, governatore della banca centrale, ha detto: "La richiesta di rendere lo yuan-renminbi pienamente convertibile diventa sempre maggiore perchè esso sta diventando una valuta importante in Asia e globalmente." Egli ha anche dichiarato che a tale fine la Cina svilupperà un sistema unificato del mercato dei cambi. Ma non ha fornito maggiori dettagli.

Attualmente il mercato valutario è strettamente controllato mediante un sistema la cui spina dorsale è formata dalle banche commerciali ed in cui l'unico grande attore è la banca centrale. I suoi continui interventi garantiscono un tasso di cambio fisso col dollaro americano: 8,28 yuan per dollaro.

Per liberalizzare gradualmente il mercato la banca centrale ha già programmato di permettere alle banche di divenire degli operatori indipendenti ("market makers") e fissare tra di loro i prezzi delle transazioni valutarie.

In occidente molti considerano ampiamente sottovalutato il tasso di cambio dello yuan, ciò che dà un forte valore concorrenziale alle esportazioni cinesi.

Molte fabbriche nei paesi più sviluppati sono costrette a chiudere, schiacciate dai prezzi della concorrenza cinese; altre trasferiscono le produzioni in paesi con basso costo della manodopera. Per tale ragione, soprattutto negli USA, si insiste nel chiedere una rivalutazione dello yuan. Un'altra soluzione proposta è di ancorare la moneta cinese non più solo al dollaro americano ma ad un paniere di altre valute internazionali tra cui l'euro e lo yen.

La Banca Centrale cinese sembra preferire una soluzione che, senza bruschi movimenti, permetta la progressiva liberalizzazione dei mercati e una lieve rivalutazione del tasso di cambio. (MdO)

 

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