11/10/2024, 09.25
ASIA TODAY
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Libano: l'aviazione israeliana colpisce anche una chiesa a Derdghaya

Le notizie di oggi: almeno 20 minatori uccisi in un nuovo attacco in Beluchistan. Al vertice di Vientiane Marcos chiede sostegno nel confronto con la Cina sul Mar Cinese Meridionale ma l'Asean resta divisa. Il capo del governo del Manipur minaccia di tagliare acqua ed elettricità ad alcuni villaggi dei Kuki. L'investimento sui traduttori essenziale per il Nobel per la letteratura ad Han Kang. 

LIBANO-GAZA

Anche una chiesa che ospitava sfollati in queste ultime ore è stata colpita da un attacco missilistico israeliano che ha provocato la morte di almeno otto persone a Derdghaya, nel sud del Libano. Le fonti hanno riferito fonti locali all'associazione cattolica Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACN). Mercoledì 9 la chiesa e due sale adiacenti, utilizzate come rifugio nell'Eparchia greco-cattolica melchita di Tiro, sono crollate a causa dell'attacco aereo che secondo l’esercito israeliano sarebbe stato diretto contro alcuni miliziani. Sono stati colpiti la casa di un sacerdote e un edificio a tre piani che ospitava gli uffici parrocchiali, distruggendoli completamente.

PAKISTAN

Almeno 20 persone stamattina sono morte in un attacco di uomini armati in una miniera di carbone nella provincia del Belucistan, nel Pakistan sud-occidentale. Gli assalitori hanno fatto irruzione negli alloggi dei lavoratori delle miniere della Junaid Coal Company nel distretto di Duki. La polizia ha confermato che quattro delle vittime erano afghane, mentre gli altri uomini provenivano da aree di lingua pashto del Balochistan. Finora nessun gruppo ha rivendicato l’attacco, ma l'Esercito separatista di liberazione del Belucistan (BLA) ha compiuto diversi attacchi mortali nella provincia.

FILIPPINE-CINA

Le tensioni nel Mar Cinese Meridionale sono al centro oggi del vertice Asia-Pacifico in corso a Vientiane in Laos, alla presenza dei leader dei Paesi dell’Asean, del segretario di Stato americano Anthony Blinken e del premier cinese Li Qiang. Il presidente filippino Ferdinand Marcos Jr. ha esortato gli altri leader dell'Asean a non chiudere gli occhi sugli sviluppi nel Mar Cinese Meridionale. Un documento interno del governo filippino rivela che mercoledì Marcos ha invitato i Paesi membri a unirsi, tenendo conto delle azioni della Cina. “Il silenzio di fronte a queste violazioni sminuisce l'Asean”, avrebbe detto Marcos. Alcuni Stati dell’Asean con forti legami economici con la Cina sono però contrari alla formulazione della questione.

INDIA

I cristiani del Manipur, lo Stato indiano dilaniato ormai da un anno e mezzo da conflitti etnici, si dicono preoccupati per la minaccia del governo statale di negare l'energia elettrica, l'acqua e i programmi di welfare ai villaggi “non registrati” nell’area a maggioranza kuki. L'8 ottobre è stato il primo ministro del Manipur, N. Biren Singh, a dare questa istruzione. “Si tratta dell’ennesimo tentativo di colpire i cristiani, per lo più appartenenti alla comunità Kuki-Zo, che vivono nei cinque distretti collinari dello Stato”, ha dichiarato da Imphal un leader di una Chiesa locale all’agenzia UcaNews.

COREA DEL SUD

Dietro al Premio Nobel per la letteratura assegnato a Han Kang, il primo in assoluto assegnato a un autore coreano, c’è anche il ruolo importantissimo svolto in questi anni dai traduttori che hanno fatto uscire la cultura coreana dal recinto dei confini nazionali. Lo sottolinea l’agenzia di informazione coreana Yonhap ricordando che dalla sua istituzione nel 1996, l'Istituto per le Traduzioni Letterarie (LTI) ha svolto un ruolo fondamentale nella formazione di traduttori in 44 diverse lingue, mentre la Fondazione Daesan ha dato un contributo significativo nel settore privato.

RUSSIA

Nel giorno del compleanno del politico russo di opposizione Boris Nemtsov, ucciso da sicari ceceni nel 2015, alcuni provocatori hanno cercato di distruggere la lapide memoriale collocata sul ponte Moskvoretskij vicino al Cremlino, luogo del suo assassinio, gettando nel fiume i fiori e minacciando gli attivisti radunati sul luogo, dove la polizia è giunta con molto ritardo.

KAZAKISTAN

La commissione centrale di Astana ha comunicato i risultati del referendum per la costruzione di una nuova centrale nucleare, per cui hanno votato a favore 5.561.937 cittadini (il 71,12%) contro 2.045.271 contrari, e oltre 130 schede nulle. In tutto ha preso parte al voto il 63,66% degli aventi diritto, una percentuale ritenuta piuttosto alta rispetto alle aspettative.

 

 

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