Libano, via libera al governo di Najib Mikati
Rapporto dell'Onu sul ritiro siriano: resta il nodo delle spie di Damasco presenti in Libano e il disarmo degli hezbollah.
Beirut (AsiaNews) Il parlamento libanese ha votato oggi la fiducia al nuovo governo presieduto da Najib Mikati. L'esecutivo, formato da 13 ministri, ha ottenuto 109 voti a favore sui 125 deputati.
Il presidente della Camera Nabih Berri, prima della conclusione della seduta, ha convocato la commissione interparlamentare di giustizia ad una riunione domani per presentare il progetto di legge e convocare le prossime elezioni legislative, che dovrebbero tenersi verso la metà del mese prossimo.
Intanto, il segretario generale dell'Onu Kofi Annan ha diffuso un rapporto nel quale auspica "l'instaurazione di relazioni diplomatiche" fra Libano e Siria, e la realizzazione di "libere e regolari" elezioni legislative "alla presenza di osservatori stranieri".
Annan ha inoltre aggiunto di non poter attestare la realtà del ritiro siriano dal Libano prima di aver ricevuto una relazione dall'equipe tecnica dell'Onu impegnata in Libano: "Non sono ancora in grado" ha scritto il segretario delle Nazioni Unite "di verificare la totalità del ritiro siriano".
Annan ha detto di non avere un riscontro delle informazioni secondo le quali servizi segreti di Damasco si trovano in Libano. Alcune voci di intelligence hanno fatto sapere che spie siriane sono ancora operanti in Libano, utilizzando strutture legate alla Siria e appartamenti privati. Annan ha affermato che il governo di Beirut e quello di Damasco hanno assicurato che tali voci sono prive di fondamento.
Il capo delle Nazioni Unite ha spiegato inoltre che rispetto ad una parte della risoluzione 1559 del Consigli di sicurezza il disarmo degli hezbollah "non c'è stato nessun progresso". (YH)