Libano, Berri confermato alla guida del Parlamento
Beirut (AsiaNews) Nabih Berri, capo del movimento politico sciita Amal, è stato confermato ieri presidente della Camera dei deputati del Libano. L'uomo è al suo quarto mandato e, come suo vice, è stato eletto Farid Magari, deputato della regione del Libano Nord candidato con la lista "Il futuro" fondata dall'ex premier il defunto Rafic Hariri ed al momento guidata dal figlio Saad.
Berri ha ottenuto 90 voti favorevoli su 128: da notare il fatto che le 38 schede che non recavano il suo nome sono rimaste bianche, un modo per esprimere la disapprovazione di alcuni deputati alla gestione dell'uomo. Berri è stato infatti sempre considerato il "motore legislativo" della politica libanese durante la presenza militare siriana.
La riunione di ieri ha visto inoltre il ritorno in aula del generale Michel Aoun, rientrato nel Paese lo scorso 7 maggio dopo 15 anni di esilio politico volontario in Francia,.
Il presidente Nabih Berri,dopo la sua elezione, ha pronunciato un discorso in cui ha promesso di seguire da vicino gli sviluppi dell'indagine giuridica internazionale sull'assassinio dell'ex-premier Rafic Hariri, ed ha confermato la volontà di convocare il Parlamento per una sessione straordinaria prima del 20 luglio, per analizzare l'ipotesi di un'amnistia generale. Se confermato, il provvedimento porterà alla scarcerazione del leader delle Forze libanesi, Samir Geagea, in carcere dal 1994 perché ritenuto responsabile dell'assassinio del fratello dell'ex premier libanese, Omar Karame.
Berri ha poi confermato di voler applicare in toto il contenuto degli accordi di Taeff, firmati in Arabia Saudita nel 1989 con l'appoggio della Commissione tripartita araba (Algeria, Marocco e Arabia Saudita). Gli accordi regolano, fra l'altro, la questione confessionale all'interno delle strutture politiche libanesi.