Legge sul figlio unico, il Partito vuole una pubblicità “più amichevole”
Pechino (AsiaNews/Agenzie) - Il governo cinese ha annunciato di voler rendere "più amichevole" la propria comunicazione riguardo la politica del figlio unico, la legge che impone alle coppie di avere un solo bambino e che (secondo alcune stime) ha portato negli anni a circa 200 milioni fra aborti e omicidi neo-natali. Sul Quotidiano del popolo, organo ufficiale del Partito comunista, è apparso un articolo che attacca i dirigenti locali per l'uso di frasi come "Se non vieni sterilizzata, la tua casa sarà demolita".
Voluta da Deng Xiaoping alla fine degli anni Settanta del secolo scorso, la legge sul figlio unico è il cardine della politica di pianificazione familiare della Cina. Pensata per limitare la popolazione interna, essa ha prodotto degli enormi squilibri sociali: al momento, oltre 100 milioni di uomini nel Paese non hanno moglie e non hanno alcuna possibilità di trovarla. Inoltre, con l'invecchiamento della popolazione, una coppia giovane dovrà mantenere per tutta la vita il proprio figlio e circa 6 anziani.
Tuttavia, il Partito ha chiarito di non voler in alcun modo revisionare la legge: a cambiare sarà soltanto la propaganda che l'accompagna. Secondo l'articolo, infatti, alcuni slogan usati "sono sbagliati e devono essere resi più amichevoli". Tra questi slogan ci sono "Se non segui la legge, uccideremo tutta la tua famiglia" oppure "Se scappi dalla sterilizzazione ti troveremo, e se vorrai impiccarti ti daremo la corda".
Il governo vorrebbe inoltre fermare gli aborti selettivi: secondo la tradizione cinese, infatti, è buona fortuna avere come primogenito un figlio maschio e per questo milioni di bambine vengono uccise, in fasce o addirittura nell'utero. Ma questo ha creato uno squilibrio nella proporzione fra maschi e femmine che rischia di provocare nuovi scontri sociali: per questo, sono previsti nuovi ammonimenti come "Prendersi cura delle bambine significa prendersi cura della nazione".