L'efficiente Hong Kong applaude alla "settimana corta"
Il Governo l'ha introdotta in molti suoi uffici; gli imprenditori discutono se applicarla nel settore privato. Si prevede un aumento dei consumi senza perdite di produttività.
Hong Kong (AsiaNews/Scmp) A Hong Kong la maggioranza degli imprenditori è favorevole alla settimana lavorativa di 5 giorni. E' il risultato di un'indagine svolta a luglio su un campione di circa 300 dirigenti e uomini d'affari con un reddito mensile superiore ai 40 mila dollari di Hong Kong.
L'86% degli intervistati la vuole per i dipendenti privati e il 59% anche nel settore pubblico. La città è famosa per gli elevati ritmi di lavoro tenuti. Ma il 43% del campione ritiene che la settimana "corta" non diminuisca la competitività delle imprese e il 19% ne ipotizza addirittura un aumento, mentre solo il 36% teme una perdita di produzione. La maggioranza ritiene, infatti, che non ci siano problemi a riorganizzare la produzione e il 23% già pianifica di strutturare il lavoro nei 5 giorni.
James Shung Lap-kung, professore della City University, afferma che di recente il Governo ha introdotto la settimana corta in molti uffici pubblici e la cittadinanza è ancora perplessa in merito, con un 40% che teme una perdita d'efficienza del settore pubblico.
John Leong Chi-yen, presidente della Open University prevede che quando ci sarà una settimana lavorativa di 5 giorni vi sarà anche maggiore richiesta di corsi d'istruzione a tempo parziale.
Il 73% degli intervistati nell'inchiesta, si aspetta conseguenze "positive" sui consumi, quando ci sarà più tempo libero dal lavoro, specie con un aumento dei viaggi nel week end (61%) e un maggior utilizzo dei servizi web (43%). Ma l'80% ritiene che si passerà più tempo con la famiglia e il 55% apprezzerebbe il conseguente stile di vita "più rilassato". Non manca un 12% che ipotizza solo un "aumento dell'ozio".
Secondo il 71% delle risposte , dal beneficio dovrebbero essere escluse le forze di sicurezza come la polizia. Dal 1° luglio scorso la settimana corta è stata introdotta anche per i 73.500 domestici familiari. (PB)
20/01/2022 13:00