Lee Myung-bak va a Pechino. Guardando alla Corea del nord
Seconda visita ufficiale del leader sudcoreano in Cina. In agenda la creazione di una “partnership strategica bilaterale”. E soprattutto gli sviluppi legati alla successione di Kim Jong-il, e all’aggressività mostrata dalla nuova leadership a Pyongyang.
Seoul (AsiaNews/Agenzie) – il presidente sudcoreano Lee Myung-bak si recherà a Pechino in visita ufficiale per incontrare il presidente Hu Jintao all'inizio della prossima settimana. Oggetto dei colloqui saranno la stabilità della penisola coreana e “una partnership strategica bilaterale” dichiara un comunicato emesso dall’ufficio del presidente. Si tratta del primo incontro di alto livello fra i due leader dopo la morte di Kim Jong-il e la presa del potere da parte di suo figlio, Kim Jong-un. Lee Myung-bak giungerà a Pechino il 9 gennaio. La sua visita in Cina, la seconda del suo mandato, durerà tre giorni.
Secondo fonti della presidenza sudcoreana, la speranza è che il viaggio rafforzi i legami esistenti fra i due Paesi. Lee Myung-bak incontrerà il premier Wen Jabao e il presidente dell'Assemblea nazionale del popolo, Wu Bangguo. La visita precedente ha avuto luogo nel 2008. Gli analisti evidenziano che Seoul desidera rafforzare legami e contatti con la Cina alla luce del delicato momento di passaggio dei poteri in Corea del nord, e l’atteggiamento aggressivo adottato nei confronti di Seoul dalla nuova leadership nordcoreana all’indomani del cambio al vertice.
Pechino è il principale alleato della Corea del nord, il suo maggior partner economico ed ha dato il suo appoggio immediato all’ascesa al potere di Kim Jong-un dopo la morte di suo padre. La Cina presiede anche il dialogo a sei, in fase di stallo, teso a convincere la Corea del nord a rinunciare alle sue ambizioni nucleari. Al tavolo delle trattative siedono oltre alla Cina e alle due Coree gli Stati Uniti, il Giappone e la Russia. I media di Seoul sono stati critici del rapido appoggio fornito da Pechino a Kim Jong-un, e le relazioni fra i due Paesi si sono tese nelle settimane scorse a causa dell’ennesimo incidente marittimo fra cinesi e sudcoreani. (12/12/2011 Pescatori cinesi uccidono una guardia costiera coreana. Tensione fra Seoul e Pechino). Ma la Cina resta il maggior partner commerciale di Seoul, e non è escluso che nella visita sia formalizzato un nuovo patto economico.
Secondo fonti della presidenza sudcoreana, la speranza è che il viaggio rafforzi i legami esistenti fra i due Paesi. Lee Myung-bak incontrerà il premier Wen Jabao e il presidente dell'Assemblea nazionale del popolo, Wu Bangguo. La visita precedente ha avuto luogo nel 2008. Gli analisti evidenziano che Seoul desidera rafforzare legami e contatti con la Cina alla luce del delicato momento di passaggio dei poteri in Corea del nord, e l’atteggiamento aggressivo adottato nei confronti di Seoul dalla nuova leadership nordcoreana all’indomani del cambio al vertice.
Pechino è il principale alleato della Corea del nord, il suo maggior partner economico ed ha dato il suo appoggio immediato all’ascesa al potere di Kim Jong-un dopo la morte di suo padre. La Cina presiede anche il dialogo a sei, in fase di stallo, teso a convincere la Corea del nord a rinunciare alle sue ambizioni nucleari. Al tavolo delle trattative siedono oltre alla Cina e alle due Coree gli Stati Uniti, il Giappone e la Russia. I media di Seoul sono stati critici del rapido appoggio fornito da Pechino a Kim Jong-un, e le relazioni fra i due Paesi si sono tese nelle settimane scorse a causa dell’ennesimo incidente marittimo fra cinesi e sudcoreani. (12/12/2011 Pescatori cinesi uccidono una guardia costiera coreana. Tensione fra Seoul e Pechino). Ma la Cina resta il maggior partner commerciale di Seoul, e non è escluso che nella visita sia formalizzato un nuovo patto economico.
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