Lee Myung-bak avalla un vertice fra Obama e Kim Jong-il
Seoul (AsiaNews) – “Non mi opporrò a un vertice fra Barack Obama e Kim Jong-il, se questo potrà essere utile per convincere la Corea del Nord ad abbandonare il programma nucleare”. Lo ha affermato il presidente sud-coreano Lee Myung-bak, sottolineando di “non temere” che un eventuale summit fra Stati Uniti e Corea del Nord “isolerà la Corea del Sud”.
Egli ha anche ribadito che vi saranno dei colloqui fra Usa e Corea sulla questione nucleare, durante i quali il neo-eletto presidente americano “terrà di buon conto” le osservazioni dei sud-coreani in tema di “rapporti fra le due Coree”. Lee si augura inoltre di poter “incontrare Kim Jong-il” e auspica per la Corea del Nord “prosperità economia e l’unificazione nazionale. Kim comprenderà un giorno – afferma il presidente – che le mie parole sono sincere”.
In tema di rapporti fra Corea del Sud e Stati Uniti, nei giorni seguenti la vittoria alle urne Barack Obama ha ribadito il “forte legame” fra i due paesi, ma auspica un “rafforzamento” per garantire “pace e stabilità” in Asia e maggiore collaborazione in materia di “economia e sicurezza”.
Venerdì 7 novembre Obama e Lee hanno avuto il loro primo colloquio telefonico, nel quale si è parlato di rafforzamento dei legami bilaterali. Lee Dong-kwan, portavoce del presidente sud-coreano, riferisce della telefonata di Obama nella quale il neo-presidente Usa invita Seoul e Washington a “lavorare a stretto contatto per risolvere la crisi finanziaria e la questione nucleare nord-coreana”.
Lee, a sua volta, ha ribadito che il mondo deve affrontare numerose sfide fra le quali la crisi finanziaria, il problema delle risorse energetiche, naturali, l’ambiente e la povertà: “Concordo con l’opinione espressa da Obama – afferma il presidente sud-coreano – secondo la quale è necessario risolvere i problemi attraverso una cooperazione internazionale”.