Leader sciita: Senza le truppe straniere è la guerra civile
Gli aggressori dei carabinieri a Nassiriyah sono di Falluja
Nassiriyah (AsiaNews) " I soldati italiani sono molto amati dalla gente di Nassiriyah. A scatenare i violenti incidenti sono state persone venute da fuori, precisamente da Falluja e dalla parte ovest del paese": lo riferisce il leader sciita laico Wael Al-Rukadi, di Nassiriya, in un'intervista da lui concessa ad AsiaNews. Nell'intervista, che sarà pubblicata integralmente domani, il leader sciita, membro del Raduno Democratico delle Tribù Irakene, traccia un'analisi sulla rivolta del gruppo Al Mahdi di Muqtada Al Sadr. " Sono proprio le persone di Falluja ad aver introdotto armi sofisticati nella città" dove si trova il Quartier Generale del contingente italiano. Wael Al Rukadi, elogia l'operato della Task Force italiana ed esprime rammarico per gli 11 bersaglieri feriti di Nassiriyah. "I soldati italiani non hanno mai iniziato per primi ad aprire il fuoco né hanno mai aggredito: si sono solo difesi" ha aggiunto Wael.
Intanto nella città regge la tregua di 48 ore con i leader locali, raggiunta ieri grazie agli sforzi di Barbara Contini, governatore civile di Nassiriyah. "La popolazione locale, ha affermato Wael, "è favorevole al ritorno della stabilità" e al disarmo degli irregolari. "Un ritiro delle truppe straniere in questo momento dall'Iraq, egli ha concluso, condurrebbe alla guerra civile incontrollata". (PB)