Leader religioso islamico processato per terrorismo
Jakarta (AsiaNews/Agenzie) Si apre oggi il processo al leader religioso islamico, Abu Bakar Bashir, accusato di essere a capo della rete terroristica locale, legata ad al-Qaeda. Il caso rappresenta il primo test per il neo presidente indonesiano Susilo Bambang Yudhoyono per provare il suo impegno nella lotta al terrorismo. L'accusa ritiene il 66enne Bashir tra i responsabili degli attentati suicidi al Marriott Hotel di Jakarta, in cui l'anno scorso morirono 12 persone e delle esplosioni nelle discoteche di Bali, che nell'ottobre 2002 causarono 202 morti. Il leader religioso si è sempre dichiarato innocente, affermando che il suo casoè il risultato di pressioni americane sul paese: "è chiaro che non ho colpe, ne sono certo. Tutti coloro, che non sono i sintonia con gli interessi di George Bush vengono additati come terroristi".
Bashir è accusato di essere la guida spirituale del gruppo militante islamico della Jemaah Islamiah (JI). L'anno scorso è stato condannato per sovversione; ricorso in appello, il verdetto è stato annullato. È rimasta in piedi solo la colpa di reati di immigrazioni per la quale deve scontare 18 mesi di detenzione. La JI è un'organizzazione legata ad al-Qaeda e ritenuta responsabile degli attentati a Bali, al Marriott Hotel e dell'ultima bomba all'ambasciata australiana a Jakarta, a settembre. Nel precedente processo, l'anno scorso, il giudice stabilì che non c'erano prove sufficienti per confermare il legame del religioso con gli attentati. Oggi, la polizia dichiara di essere in possesso di nuovi documenti e testimoni. Sotto la legge antiterrorismo, che verrà applicata all'attentato al Marriott, Bashir rischia il massimo della pena: la morte. Sotto il codice criminale, secondo il quale si giudicherà il caso di Bali, il massimo della pena è l'ergastolo.
25/06/2020 14:18