Leader cristiano: Vergogna per le parole del guru indù sullo stupro di New Delhi
Mumbai (AsiaNews) - "Irresponsabili", "vergognose" e "offensive della dignità umana": Sajan George, presidente del Global Council of Indian Christians (Gcic), definisce così le esternazioni del santone indù Asaram Bapu (v. foto) sullo stupro di New Delhi, che hanno causato grande indignazione in tutto l'India. In un raduno religioso, il guru ha definito la vittima - una ragazza di 23 anni - "ugualmente responsabile" per il crimine, perché "avrebbe dovuto chiamare i suoi aggressori 'fratelli', toccare le loro mani e i loro piedi, e pregarli di fermarsi". In questo modo, ha aggiunto Asaram, "ella avrebbe salvato la sua dignità e la sua vita. Si può applaudire con una sola mano? Non credo".
La stragrande maggioranza della società civile si è scagliata contro le affermazioni del santone, per le quali tuttavia non ha voluto chiedere scusa. In sua difesa è intervenuta Neelam Dubey, la sua portavoce. A una tv privata, la donna ha dichiarato che le parole di Asaram sono state fraintese ed estrapolate dal contesto, un satsang (raduno indù di preghiera) con oltre 100mila persone. "Egli - ha specificato la Dubey - voleva dire che gli uomini sono responsabili, ma la ragazza ha uno 0,1% di colpa per essere salita su quell'autobus. Se avesse scelto un autobus pieno o con altri uomini, non sarebbe incappata in questa situazione. Se avesse pregato, allora qualcosa le avrebbe impedito di prendere il mezzo, e avrebbe fermato gli uomini".
Secondo Sajan George, "la mentalità distorta di Asaram, che ha numerosi seguaci, rischia di spaventare le donne e frenarle dal denunciare le atrocità, le violenze e gli abusi di cui sono vittime". Il presidente del Gcic ricorda poi che "questo sedicente guru è coinvolto in una torbida storia, legata alla morte di due ragazzini nel suo ashram, nel 2008". Da tempo l'ex giudice D K Trivedi conduce un'indagine per omicidio su Asaram.
"La violenza contro le donne - sottolinea il leader cristiano - ha raggiunto livelli allarmanti. Secondo il National Crime Records Bureau, ogni 20 minuti in India una donna viene stuprata, e ogni due ore [una donna] è uccisa per ragioni legate alla dote". Inoltre, aggiunge, "gli abusi e le violenze peggiori avvengono nelle aree a maggioranza tribale e dalit. E in larga parte, questi casi non vengono denunciati". In tutto il Paese, il numero delle vittime appartenenti alle Scheduled Tribe (St) è salito del 40% tra il 2009 e il 2010. Nello stesso periodo, è cresciuta del 15% la percentuale di stupri contro donne delle Scheduled Caste (Sc).
25/08/2021 13:45