Le violenze non fermano i corsi di teologia per laici a Mosul
Anche quest'anno, nonostante il clima di insicurezza, riaprono le lezioni di teologia per i laici della diocesi. Corsi anche nei vicini villaggi cristiani.
Mosul (AsiaNews) L'insicurezza che regna in Iraq negli ultimi mesi non ha impedito, come si temeva, che riprendessero anche quest'anno a Mosul i corsi di teologia per laici. Le lezioni sono iniziate già da un mese. La "buona notizia", come la definisce un sacerdote caldeo a Roma, è riportata dal sito www.ankawa.com.
Il 28 ottobre al monastero di Mar Gorghis, di Mosul, è stato inaugurato l'Anno accademico 2006- 2007 dei corsi triennali per tutti gli studenti interessati. Le classi sono tre e il totale degli iscritti è di 75 tra uomini e donne. Le lezioni di teologia si svolgono regolarmente tutti gli anni dal 1983 a Mosul. "Di solito racconta uno dei docenti avevamo anche 200 studenti; quest'anno però la difficile situazione che attraversiamo ha comportato un calo delle iscrizioni".
Docenti di ogni tipo, da vescovi a sacerdoti, religiosi e religiose, insegnano materie come sacra scrittura, patristica, teologia morale, teologia dogmatica, teologia pastorale, storia della Chiesa, liturgia, diritto canonico e filosofia.
Quest'anno, per la prima volta, anche i villaggi più piccoli avranno il loro corso di teologia. Chi ha difficoltà a recarsi a Mosul potrà frequentare le lezioni a Karamles, dove al momento è attivo solo il primo anno, con studenti cattolici e ortodossi provenienti da Karacosh e Bartella.