29/10/2024, 08.45
TAGIKISTAN
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Le tempeste di polvere del Tagikistan

di Vladimir Rozanskij

La quantità di episodi di questo tipo nel Paese è aumentata di oltre 10 volte negli ultimi 30 anni, creando problemi anche all’economia e alla salute della popolazione. Secondo una ricerca commissionata dalla Banca mondiale le tempeste di sabbia portano alla morte prematura di 78 persone ogni 100 mila abitanti del Tagikistan, un dato inferiore soltanto a quello dell’Uzbekistan in Asia Centrale.

Dushanbe (AsiaNews) - Negli ultimi anni cresce l’interesse degli studiosi e degli ecologisti per i fenomeni di diffusione della polvere, un’evenienza meteorologica stagionale asiatica che influisce in modo sempre più preoccupante sul livello terrestre dell’atmosfera, a causa della progressiva desertificazione di molte aree e dell’inquinamento di molte zone, soprattutto in Asia centrale. In Tagikistan la quantità di episodi di tempeste di polvere è aumentata di oltre 10 volte negli ultimi 30 anni, creando problemi anche all’economia e alla salute della popolazione.

L’esperta di Cabar.asia (Central Asian Bureau for Analytical Reporting), Muazama Burkhanova, spiega che “non è possibile evitare questi eventi, ma si possono trovare e introdurre metodologie di adattamento e riduzione degli effetti del terrorismo della polvere”. Nel 2023 l’assemblea generale dell’Onu aveva dichiarato il 12 luglio come “giorno internazionale della lotta con le tempeste di sabbia e di polvere”, indicando lo scopo della diffusione delle informazioni e delle possibili azioni di contrasto a questi fenomeni.

A marzo 2024 l’Onu ha proposto a tutti gli Stati membri di scambiarsi le conoscenze e i metodi di intervento nel settore, per ridurre le conseguenze negative nel campo sociale ed economico e sull’intero ecosistema, sulla salute e il benessere delle persone, prestando maggiore attenzione alle persone più esposte. Le tempeste di polvere sono collegate ad altri problemi del cambiamento climatico, come la siccità, le temperature estreme, il degrado del territorio, i cambiamenti dei modelli nelle precipitazioni e delle rose dei venti.

In Tagikistan si è cominciato a studiare il problema nel 2007, quando sono apparse le prime pubblicazioni in proposito da parte degli specialisti dell’Istituto Fisico-Tecnico dell’Accademia nazionale delle scienze. Secondo i dati del laboratorio di fisica dell’atmosfera, le parti meridionale e centrale del Paese si trovano proprio al centro della fascia globale delle polveri, provenienti dai deserti di Aralkum, Kyzylkum, Karakum, Gobi, Takla-Makan e da quelli iraniani di Dashti Lut e Dashti Kabir, oltre che dall’inaridimento del mare d’Aral. I rilievi montuosi e le città tagiche spesso vengono soffocati dalla polvere, creando gravi disagi per periodi sempre più prolungati, di giorni e anche di mesi, anche se le tempeste in quanto tali possono esaurirsi nel giro di pochi minuti.

Secondo i dati di una ricerca commissionata dalla Banca mondiale, i danni alla salute portano alla morte prematura di 78 persone ogni 100 mila abitanti del Tagikistan, un dato inferiore soltanto a quello dell’Uzbekistan in Asia centrale, ma ancora più grave sulla vita sociale del Paese che conta poco più di 10 milioni di abitanti, rispetto ai 35 milioni di uzbeki. Le cause di morte di quasi 5 mila persone, legate all’inquinamento atmosferico, sono legate ad ischemie cardiache e infarti, considerando anche il fattore negativo dell’ozono diffuso nell’atmosfera.

Le spese per la salute in Tagikistan superano il 4% del Pil, e molti effetti negativi si sentono anche sulla perdita delle colture agricole e sui sempre più rapidi disgeli dei ghiacciai montani. Alla Cop28 di Dubai nel 2023 è stata approvata per la prima volta dai 151 Paesi partecipanti una dichiarazione sul clima e la salute, mettendo quest’ultima al centro delle attenzioni di tutti. È fondamentale un monitoraggio più capillare delle tempeste di polvere, con sistemi di previsione più avanzati, soprattutto per mettere sull’avviso gli agricoltori e prendere le necessarie misure di protezione, in connessione con gli operatori sanitari. La perdita della salute per l’aria inquinata conduce a gravi conseguenze per le generazioni più giovani, alla crescita della povertà, all’aumento dei “profughi climatici” e in generale all’impoverimento delle riserve genetiche della popolazione.

Particolarmente urgente in Tagikistan è la necessità di rimboschimento, essendo un settore cruciale nell’economia della nazione. I boschi aiutano la biodiversità e il miglioramento della qualità dell’aria e dell’acqua, frenando l’erosione degli strati terrestri. A questo il governo di Dušanbe ha dedicato molti decreti e provvedimenti, nella cosiddetta “Strategia dello sviluppo del settore boschivo per il 2016-2030”, sperando che non sia troppo tardi.

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